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Lunedì 23 SETTEMBRE 2024
Nas chiudono una casa usata come punto nascita nella Pa di Trento

L'indagine partita da una segnalazione di dirigenti sanitari dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento a seguito del trasporto d'urgenza per emorragia di donna partoriente presso l'Ospedale Santa Chiara di Trento. I parti avvenuti nella casa, in assenza di autorizzazione sanitaria e senza verifica dei requisiti strutturali ed igienico-sanitari, sarebbero “svariati” e spesso comunicati all'Azienda Sanitaria con “ritardi di alcuni mesi”.

I Carabinieri del NAS di Trento hanno eseguito il sequestro preventivo di immobile adibito a punto nascita, struttura ove era gestito il parto extra­ospedaliero ma in assenza di qualsiasi autorizzazione sanitaria. Il decreto, riferisce una nota dei Nas, è stato notificato a due ostetriche ritenute parte attiva dell'associazione gestente la struttura, perché in qualità di ostetriche e in presunto concorso con altri ignoti {presidente associazione ed eventuali altri membri del Consiglio direttivo) offrivano assistenza ostetrica ed al parto extraospedaliero presso la Casa stessa, in assenza di autorizzazione sanitaria e senza verifica dei requisiti strutturali ed igienico-sanitari.

L'indagine, coordinata dalla Procura di Trento, scaturisce da una segnalazione di dirigenti sanitari dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento, a seguito del trasporto d'urgenza di donna partoriente presso l'Ospedale Santa Chiara di Trento, per un'emorragia.

Le indagini, fa sapere la nota dei Nas, “hanno permesso di appurare svariati parti {spesso comunicati all'Azienda Sanitaria con ritardi di alcuni mesi) avvenute nella struttura, per la quale non era stata presentata alcuna comunicazione di inizio attività né era stata notificata all'Azienda Sanitaria.”

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