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Giovedì 12 SETTEMBRE 2024
Chiarito il ruolo del plasma iperimmune nei pazienti ricoverati per Covid-19   



Gentile Direttore,
è stato finalmente chiarito il ruolo del plasma iperimmune nei pazienti ricoverati per Covid-19. Fino ad ora gli studi scientifici avevano dimostrato l’efficacia del plasma convalescente trasfuso precocemente (entro 5 giorni dalla comparsa dei sintomi) nei pazienti con Covid-19 ambulatoriali ed in quelli immunocompromessi, con lo scopo di bloccare la replicazione virale e la progressione della malattia, evitando il ricovero e riducendo conseguentemente la morbidità, la mortalità e la pressione sulle strutture sanitarie. Rimanevano però dubbi sull’efficacia del plasma nei pazienti già ospedalizzati.

Recentemente è stata pubblicata una review sistematica e metanalisi da parte di un gruppo di ricercatori italiani ed americani che ha passato in rassegna 27 studi clinici randomizzati sull’uso intra-ospedaliero del plasma iperimmune durante la pandemia, valutando complessivamente circa 19000 pazienti trattati col plasma. I risultati di questo studio hanno dimostrato che il plasma iperimmune è in grado di ridurre la mortalità nei pazienti ricoverati se utilizzato ad alto titolo di anticorpi e precocemente, cioè entro 8 giorni dalla comparsa dei sintomi. Questo intervallo di tempo è stato identificato come un fattore prognostico fondamentale (cioè, un fattore di rischio indipendente) all’analisi statistica mediante metaregressione.

La possibile spiegazione biologica a questo importante riscontro clinico è legata al fatto che il plasma iperimmune è un prodotto biologico antivirale, e come tale ha la sua massima efficacia durante il periodo di maggiore replicazione virale (appunto, i primi 8 giorni dell’infezione).

Questo importante studio rende giustizia sul ruolo del plasma iperimmune nella pandemia, e potrà essere utilizzato come modello in caso di future pandemie.

Massimo Franchini
Ospedale Carlo Poma - Mantova

Daniele Focosi
Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Pisa

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