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Venerdì 06 SETTEMBRE 2024
Nuove armi contro l’antibiotico resistenza
Gentile Direttore,
sarebbe molto più entusiasmante e rassicurante se telegiornali, social network e giornali parlassero di “armamenti antimicrobici” invece di quelli, tristi e pericolosi, bellici; così da farci comprendere che le grandi potenze economiche hanno iniziato ad investire in ricerca medica e sviluppo invece che sulla guerra. Purtroppo questo è uno scenario, ancora, utopistico e dobbiamo rapportarci al fatto che siamo in piena emergenza sanitaria riguardo l’antibiotico resistenza.
Ho già scritto su questo tema perché lo ritengo un argomento su cui non possiamo e non dobbiamo abbassare l’interesse, anzi bisogna esser pressanti e costanti come una tortura cinese. Il dottor Sun dell’Università di Hong Kong ipotizza che la prossima pandemia sarà la crisi della resistenza agli antibiotici, lo afferma basandosi sullo studio del Lancet che ha stimato che 1,27 milioni di decessi in tutto il mondo nel 2019 sono direttamente attribuibili all’AMR, ed entro il 2050 le infezioni potrebbero uccidere fino a 10 milioni di persone l’anno.
Fortunatamente ci sono gruppi scientifici che stanno intensificando gli studi e le ricerche per non farci trovare impreparati, uno di questi è l’ARPA-H ovvero l’US Advance Research Projects Agency of Health che ha lanciato nel 2023 il DARTS (Defeating Antibiotic Resistance through Trasformative Solutions), cioè sconfiggere l’antibiotico resistenza attraverso soluzioni trasformative. Si potrebbe suddividerlo in 3 principali aree di focus: 1. Comprensione, ovvero come e perché i batteri eludono i farmaci; 2. Sviluppo, con l’individuazione di nuovi candidati antibiotici; 3. Diagnostica, implementando studi ed analisi per individuare in modo efficace le infezioni e le resistenze.
Dal 2017, l'OMS monitora costantemente il numero di trial clinici sugli antibiotici per le infezioni rilevanti, riscontrando solo 16 nuovi trattamenti approvati, di cui soltanto 2 considerati innovativi. Per ribaltare questa situazione, sono state adottate strategie con un approccio multiforme. Storicamente, gli antibiotici venivano prodotti da pochi batteri facilmente coltivabili in laboratorio, il che ha portato a trascurare un numero enorme di molecole potenzialmente attive e funzionali.
Una tecnica sviluppata dal DARTS – per quanto riguarda il punto 1 sulla comprensione – si basa su un chip che contiene milioni di microcanali pieni di batteri. Questo dispositivo, di dimensioni ridottissime (circa 2,5 cm²), combinato con una microspia, permette di osservare i singoli microbi patogeni mentre crescono e si dividono. Inoltre, i ricercatori possono posizionare questi microbi accanto a batteri che potrebbero produrre antibiotici in grado di indebolirli o ucciderli.
Anche se l’Intelligenza Artificiale è tutt’altro che perfetta, i ricercatori stanno utilizzando dati provenienti da esperimenti reali con antibiotici e microbi per addestrare gli algoritmi a prevedere quali molecole, tra decine di milioni di sostanze chimiche note, potrebbero uccidere i batteri, restringendo così il campo a poche centinaia di composti da sviluppare in laboratorio. Nello sviluppo è stata prevista anche l’implementazione di tecniche di combinazione tra farmaci, poiché potrebbero agire in modo sinergico. Ipoteticamente, una coppia di farmaci potrebbe impedire lo sviluppo della resistenza in uno dei due, utilizzando anche farmaci non propriamente microbicidi ma che interferiscono con la capacità dei batteri di comunicare o di raggrupparsi.
Invece, un metodo che dovrebbe esser utilizzato quotidianamente e che molto spesso non viene adottato dai medici e dal personale sanitario è la diagnosi accurata e tempestiva della causa dell’infezione, con l’identificazione corretta dell’antibiotico più efficace, riducendo l’uso improprio e rallentando l’evoluzione della resistenza.
Utilizzando le parole della dottoressa Mavridou, microbiologa dell’Università del Texas, ora abbiamo bisogno di più di 10 approcci, più di 100 approcci per sconfiggere l’antibiotico resistenza e garantire una salute globale florida e duratura.
Massimiliano Bruno Cinque
Dottore in Farmacia
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