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Giovedì 05 SETTEMBRE 2024
Aggressioni ai medici. Omceo Bari scrive a Emiliano nel giorno dell’anniversario della morte di Paola Labriola

Ricordando la collega uccisa da un paziente 11 anni fa e l’escalation di aggressioni agli operatori sanitari, Anelli chiede ad Emiliano, anche a nome dei colleghi Presidenti degli OMCeO di Foggia, BAT, Brindisi, Taranto e Lecce, un incontro “al fine di individuare quanto per competenza la Regione Puglia possa attivare a garanzia dell’esercizio professionale e della assistenza sanitaria da assicurare alla nostra comunità”. LA LETTERA

“Concorderà che non è più tempo di semplici valutazioni ma che occorra mettere in atto misure concrete, procedendo con urgenza a definire misure organizzative sistematiche di tutela a garanzia dei professionisti e che consentano di prevenire e contenere simili esecrabili atti”. È quanto scrive il presidente dell’Ordine dei medici di Bari, Filippo Anelli, nella lettera inviata ieri al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

La lettera è stata inviata proprio nel giorno dell’undicesimo anniversario della morte di Paola Labriola. La psichiatra barese veniva infatti uccisa da un paziente del Centro di salute mentale di via Tenente Casale il 4 settembre 2013. Ogni anno l’Ordine dei medici di Bari onora la memoria di Paola Labriola e di tutti i medici vittime di violenza con un concerto ad opera dell'Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari, che quest’anno si terrà l’11 ottobre.

Ricordando l’escalation di aggressioni ai danni di operatori sanitari cui si sta assistendo negli ultimi mesi in Puglia - l’ultimo episodio è avvenuto pochi giorni fa a Taranto - Anelli chiede ufficialmente ad Emiliano, anche a nome dei colleghi Presidenti degli OMCeO di Foggia, BAT, Brindisi, Taranto e Lecce, un incontro “che consenta di valutare congiuntamente le istanze che provengono dai professionisti, oggetto di simili aggressioni, al fine di individuare quanto per competenza la Regione Puglia possa attivare a garanzia dell’esercizio professionale e della assistenza sanitaria da assicurare alla nostra comunità”.

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