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Giovedì 05 SETTEMBRE 2024
Nefropatia. Semplificata la prescrizione ed erogazione degli alimenti aproteici

Anziché ritirare gli alimenti aproteici dai servizi farmaceutici delle Asl, i pazienti nefropatici potranno presto approvvigionarsi presso le farmacie convenzionate utilizzando buoni o voucher su tessera elettronica. Bartolazzi: “Tra le criticità riscontrate nell’attuale sistema la mancata aderenza alla terapia. Motivazioni importanti che ci hanno portato a pensare ad un intervento tempestivo”. La delibera

Novità per gli assistiti affetti da nefropatia della Sardegna: ben presto, anziché ritirare gli alimenti aproteici dai servizi farmaceutici delle ASL, potranno approvvigionarsi presso le farmacie convenzionate con il SSN e gestire quello che sarà il buono o voucher dedicato per l'acquisto di questi alimenti mediante il sistema tessera sanitaria ed in seguito con il fascicolo sanitario elettronico. Ciò consentirà ai pazienti di avere una più ampia possibilità di scelta tra gli alimenti presenti in commercio e poter meglio scegliere quelli da associare alla propria terapia.

“Nel DL del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2017 – spiega l’assessore Armando Bartolazzi a Quotidiano Sanità - entrato in vigore nel mese di marzo dello stesso anno, con l’approvazione dei nuovi livelli essenziali di assistenza (LEA), all'art. 14, comma 4, è stata prevista anche la fornitura gratuita di prodotti dietetici a favore delle persone affette da nefropatia cronica, nei limiti e con le modalità fissate dalle Regioni e dalle Province autonome. Lo stesso decreto sottolinea inoltre come l'accessibilità alle cure debba essere omogenea sul territorio nazionale, anche nelle modalità di erogazione dei servizi e delle terapie”.

“In proposito – prosegue approfondendo l’assessore -, nella maggior parte delle Regioni l'erogazione degli alimenti aproteici a favore dai pazienti nefropatici è stata garantita con la distribuzione effettuata attraverso le farmacie territoriali convenzionate col SSN, presenti capillarmente su tutto il territorio. Ciò permette al paziente di poter utilizzare un buono o voucher mensile spendibile per l'acquisto di tutti gli alimenti aproteici, ed avere un'ampia possibilità di scelta tra gli alimenti dei diversi marchi presenti sul mercato a cui si associa una maggiore aderenza alla terapia”.

“In Sardegna con la deliberazione n. 1/13 del 10 gennaio 2018 sono state impartite indicazioni operative riguardanti l'erogazione degli alimenti aproteici destinati agli assistiti nefropatici cronici in terapia conservativa non sottoposti a dialisi. Attualmente la modalità di erogazione è assicurata attraverso la distribuzione diretta da parte dei servizi farmaceutici delle Aziende socio-sanitarie locali della Regione Sardegna, con acquisto derivante da gara unica regionale con un unico aggiudicatario. L'attuale procedura si articola in due fasi: la prima è relativa alla predisposizione di un Piano terapeutico secondo indicazione dello specialista nefrologo, con indicato un quantitativo di alimenti aproteici espresso in kg, nei limiti già previsti dalle disposizioni regionali a tutt'oggi in vigore, ossia 7 kg al mese comprensivi di pasta, biscotti, pane, farina ecc., elevabili in particolari condizioni cliniche a 10 kg per periodi non superiori a tre mesi, da rivalutare secondo la Direttiva dell'assessorato Sanità n. 2578 del 24 marzo 1994; la seconda fase riguarda il ritiro dai servizi farmaceutici delle ASL da parte dell'assistito del quantitativo totale di alimenti aproteici indicati nel Piano terapeutico”.

“E’ stato rilevato che tali modalità operative, tutt'oggi in vigore, hanno fatto registrare nel corso del tempo numerose criticità, ed in particolare la mancata aderenza alla terapia da parte degli assistiti, causando, pertanto, un notevole problema per i pazienti in terapia conservativa. Ciò rappresenta infatti un grave pericolo per i pazienti in terapia conservativa, rendendoli candidabili a trattamenti più invasivi e con un conseguente importante impatto di spesa per il SSR”.

“Sulla base di quanto detto, si motiva la necessità di dover procedere alla semplificazione delle procedure e al contestuale avvio di un sistema dematerializzato per la gestione della prescrizione ed erogazione degli alimenti aproteici per gli assistiti nefropatici. Al fine quindi di poter garantire tale nuova modalità di erogazione, finalizzata a mettere in atto azioni volte all'informatizzazione dell'intero processo di prescrizione ed al rilascio dei buoni per gli alimenti aproteici, è necessario innanzitutto far si l’assistito possa approvvigionarsi degli alimenti aproteici presso le farmacie convenzionate con il SSN consentendo la gestione del buono o voucher mediante il sistema tessera sanitaria e successivamente con il fascicolo sanitario elettronico; è dunque anche necessario progettare un portale web degli alimenti aproteici, al fine di consentire l'eventuale collegamento con i gestionali utilizzati dai prescrittori specialisti nefrologi, l'iscrizione delle farmacie convenzionate SSN, e, infine, consentire all'assistito di poter utilizzare il tetto di spesa mensile assegnato mediante l’utilizzo dei buoni o voucher, che non necessariamente deve essere speso in un'unica volta presso lo stesso esercente. Ancora, bisogna individuare il valore del tetto di spesa mensile da assegnare ai pazienti nefropatici, anche con l'eventuale ausilio di specialisti nefrologi, e facilitare il processo di gestione del ciclo passivo con la riconciliazione degli ordini tra le farmacie convenzionate con il SSN e le ASL, mediante la distinta contabile riepilogativa, integrandola con le future modalità di rendicontazione elettronica regionale”.

“Condivise queste necessarie azioni proposte per la soluzione di tutte le criticità attualmente in essere per i pazienti nefropatici, in Giunta abbiamo approvato di dare mandato ai competenti uffici dell'assessorato alla Sanità ed ARES di avviare le procedure finalizzate ad attivare i sistemi di gestione regionale di dematerializzazione dei buoni per i pazienti nefropatici, utili all'acquisto di alimenti aproteici presso le farmacie convenzionate con il SSN, e di definire le modalità di elaborazione e trasmissione informativa dei buoni o voucher per gli assistiti nefropatici” – conclude Bartolazzi.

Elisabetta Caredda

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