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Giovedì 05 SETTEMBRE 2024
Liste d’attesa: un nodo cruciale, un impegno da condividere



Gentile Direttore,
è necessario un reale appello affinché si concretizzi l’impegno che i professionisti TSRM e PSTRP (Tecnici sanitari di radiologia medica e le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione) nella sanità moderna e in questo le politiche professionali possono e devono condividere strategie e modelli concreti di attuazione.

Nel 2023 4,5 milioni di italiani hanno rinunciato alle cure per ragioni legate a problemi economici, liste di attesa o difficoltà di accesso, rappresentando il 7,6% della popolazione: un aumento rispetto al 7% del 2022 e al 6,3% del 2019 , la questione posta sembrava essere molto più preoccupante (Ma è vero che gli italiani non hanno i soldi per curarsi? Ecco come stanno veramente le cose - Quotidiano Sanità) ma ciò nonostante comprendere in modo proattivo serve a sviluppare misure e azioni a tutela di tutti. Le liste di attesa rappresentano una delle principali criticità del sistema sanitario italiano e regionale Campano. Queste attese, spesso lunghe e insostenibili, creano gravi disagi per i cittadini che necessitano di cure tempestive e che causano sfiducia nel SSN tanto da alimentare l’abbandono alle cure. Lo scorso 7 giugno è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge “Misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie”, per essere poi convertito in legge il 24 luglio.

Le liste di attesa sono il risultato di una combinazione di fattori complessi che possono essere riassunti in una questione di inadeguata erogazione di prestazioni rispetto alla domanda ma anche di organizzazioni che non garantiscono l’accesso alle cure appropriato.

Il disequilibrio tra domanda e offerta è generato sicuramente da una spesso rilevante inappropriatezza prescrittiva ma anche da un mancato efficientamento delle risorse disponibili.

Se volessimo identificare due macro-ambiti da considerare per garantire un miglioramento dell’accessibilità alle cure, sicuramente potremmo identificare la gestione delle risorse professionali e tecnologiche e i modelli organizzativi agiti (a partire dalla corretta pianificazione e gestione delle liste, “agende”, di programmazione).I professionisti TSRM e PSTRP sono spesso insufficienti rispetto al numero di pazienti e soprattutto delle attività sanitarie ad essi correlati e necessari. La mancanza di risorse umane e spesso la carenza e disomogenea presenza di competenze specialistiche in alcune aree geografiche, aumenta ulteriormente le difficoltà di accesso: è indispensabile sottolineare che la sola implementazione del personale è una azione assolutamente insufficiente a garantire risposte efficaci del sistema se non opportunamente programmata. È necessario invece orientare le organizzazioni verso un sistema in cui siano presenti e agite le competenze professionali necessarie per rispondere ai reali bisogni di salute dei cittadini.

L'inadeguatezza delle infrastrutture tecnologiche e la lentezza nella digitalizzazione del sistema sanitario rallentano l'accesso alle cure e la gestione delle liste di attesa. Le professioni sanitarie possono contribuire al cambiamento digitale che necessariamente passa dal ripensare in modo innovativo la sanità. In questo senso è indispensabile che i professionisti oltre ad essere gli utilizzatori siano i primi promotori alla gestione efficace delle tecnologie digitali in sanità: nei prossimi anni l’attività sanitaria sarà sempre più indirizzata ad orientare gli assistiti all’auto-cura in cui il professionista svolgerà la funzione di formatore e facilitatore piuttosto che di operatore diretto.

Le professioni sanitarie TSRM e PSTRP, le tecnologie e i percorsi di cura integrati per affrontare il problema. Per affrontare il problema delle liste di attesa, è necessario un approccio integrato che coinvolga tutti attraverso degli interventi sinergici e combinati con i tavoli politici sanitari e decisionali, che comprendano bene le esigenze sia sotto l’aspetto economico e sia sotto l’aspetto della valorizzazione anche umana dei professionisti.

I professionisti TSRM e PSTRP, in particolare, hanno un ruolo cruciale da svolgere nella definizione delle priorità, nell'ottimizzazione dei percorsi assistenziali e nella promozione di una cultura della collaborazione e dell'innovazione e pertanto il loro contributo a più livelli decisionali diventa imprescindibile.

Antonella Paccone
Tecnico sanitario di radiologia medica

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