quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 07 AGOSTO 2024
Fvg, il gap tra spesa e servizi



Gentile Direttore,
oltre 278 milioni di euro da ripianare entro l'anno: è questo il buco che il sistema sanitario del FVG accumulerà nel 2024, riportato oggi dalla stampa. Ma non c’è scritto che questo enorme deficit risulta sovrapponibile a quello riscontrato nel 2023, infatti la manovra di bilancio approvata dal Consiglio regionale lo scorso dicembre aveva stanziato per quest’anno il 9,58 per cento in più di fondi per la sanità, pari a 278 milioni di euro, da aggiungersi ai 3 miliardi di euro complessivi. Eppure, visti i conti economici previsionali delle tre Aziende sanitarie regionali a fine anno sarà necessaria una nuova manovra di ripiano della stessa cifra, portando la spesa sanitaria del FVG a ben oltre 3 miliardi e mezzo di euro.

Una cifra enorme che però non sorprende gli “addetti ai lavori” che da molti anni denunciano le gravi inefficienze del nostro servizio sanitario, a partire dalla riforma Serracchiani Telesca, poi sostanzialmente ripresa dalla Giunta Fedriga.

A fine 2023 l'incidenza del costo del personale in regione risultava pari al 33,63%, mentre a livello nazionale non andava oltre il 27,16%. “Spendiamo –aveva allora sottolineato l’assessore Riccardi – il 7 per cento in più delle regioni ordinarie, il 3 per cento in più di quelle a statuto speciale”.

Ma se per la quantità di spesa siamo tra i primi, per la qualità dei servizi erogati siamo precipitati tra gli ultimi. Eppure, fino ad una decina di anni fa eravamo ai vertici nelle graduatorie regionali di efficacia dei servizi.

La disponibilità di risorse per il Servizio sanitario del FVG non è mai stata così ricca come in questi ultimi anni¸ evidentemente il problema sta nel come vengono spesi i soldi. È mancata la progettualità, sono prevalsi gli annunci e la fuga dalle responsabilità, quando la politica avrebbe dovuto fornire ai tecnici gli elementi per pianificare e quindi gestire al meglio le risorse disponibili, evitando gli sprechi.

Sprechi di denaro pubblico che evidentemente si possono fare impunemente, malgrado il grave disavanzo comporti la decadenza del direttore (DLGS n. 502/1992 e s.m.). Invece si ripiana con una sorta di piè di lista, eppure la legge esiste ma nessuno vi pone mano.

Per i cittadini significa spendere più soldi pubblici per avere meno servizi. Il danno e la beffa.

Walter Zalukar
medico
Presidente Associazione Costituzione32
già Consigliere Regionale XII Legislatura FVG

© RIPRODUZIONE RISERVATA