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Lunedì 13 SETTEMBRE 2010
Emilia R.: Lusenti, “Pericolo amianto sotto controllo”

L’assessore alla Sanità, Carlo Lusenti, replica al problema dei siti con amianto in Emilia Romagna, sollevato dal Movimento 5 stelle, affermando che “la situazione è sotto controllo e continuamente monitorata".

La mappatura dei siti con amianto presenti in Emilia Romagna è “aggiornata ogni anno e costituisce un riferimento essenziale per le attività di controllo delle Aziende Usl, e per la manutenzione e bonifica puntualmente effettuata sia da parte dei Comuni (in caso di edifici pubblici) che  dei proprietari (in caso di edifici privati)”. L’assessore alla Sanità, Carlo Lusenti, replica così al "problema aminato" sollevato dal Movimento  5 stelle, affermando che “la situazione è sotto controllo e continuamente monitorata".

“La Regione – ha proseguito Lusenti - affronta il problema con competenza e con un atteggiamento improntato alla massima trasparenza: mettiamo a disposizione di tutti informazioni dettagliate su un delicato problema di salute pubblica con lo  spirito di rendere partecipe l’intera comunità riguardo all’andamento delle attività di bonifica e, più in generale, di creare un costruttivo impegno comune sul tema”.
 L’assessore ha quindi spiegato che  “sono già state effettuate 438 bonifiche complete con rimozioni dell’amianto nelle situazioni con più elevato livello di rischio. Tra le altre 760 situazioni, citate nell’elenco dei fabbricati contenuto nei siti regionali, e riportato dal Movimento 5 Stelle, ci sono  anche siti classificati con priorità alta (1 o 2),  sui quali non è stata effettuata una bonifica completa poiché sono tutti oggetto di uno specifico programma di controllo e manutenzione realizzato dal proprietario come previsto dalla norma, e sono seguiti dalle Aziende Usl anche con campionamenti di materiale per verificarne le condizioni di conservazione”.
 Lusenti ha infine sostenuto che: “nel caso dei tre edifici scolastici di Reggio Emilia, classificati al momento della mappatura in fase 1, i problemi consistevano nell’amianto presente nella guarnizione dei forni ceramici - da tempo rimossa – e nella presenza di manufatti in cemento-amianto (eternit) in locali non accessibili alle persone, che non sono stati rimossi perché allo stato non costituiscono rischio per la salute”. Per altre situazioni segnalate (ad esempio lo stadio Romeo Neri di Rimini), risulta, dallo stesso elenco da cui sono tratti i dati, che sono stati già eseguiti interventi parziali, tuttavia “sufficienti a controllare la situazione e a ridurre il rischio”.
 
G.R.

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