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Mercoledì 31 LUGLIO 2024
Orsi. Veterinari contro la Pa di Trento: “Non è padrona del mondo, la biodiversità va tutelata” 

La Fnovi torna ad esprimersi contro la decisione della PA di Trento di sopprimere l’orsa KJ1, madre di tre cuccioli e colpevole di avere aggredito un turista. “L'orso è orso e da tale si comporta. Una madre è madre”, sottolineano i veterinari che chiedono un approccio scientifico nella gestione del rapporto uomo/animale: “La biodiversità va tutelata perché i suoi valori sono oltre che economici e utilitaristici, scientifici, estetici, etici, culturali e politici”.

“La costruzione della cittadinanza scientifica è elemento essenziale di una società democratica della conoscenza. La politica è chiamata a dare un valore aggiunto alla Terra che rappresenta, e non a ledere l'immagine di un'intera popolazione”. Lo scrive la Federazione degli Ordini dei medici veterinari (Fnovi) in una nota in cui torna ad esprimere tutta la propria contrarietà sulla decisione del presidente della Pa di Trento, Maurizio Fugatti, di ordinare l’uccisione, avvenuta ieri, dell’orsa KJ1, colpevole, mentre si trovava a passeggio con i suoi tre cuccioli, di avere aggredito un turista francese, lo scorso 16 luglio 2024.

“L'uomo – fa notare la Fnovi nella nota - ha seguito le procedure consigliate in caso di incontro ravvicinato con un orso, senza riportare gravi conseguenze”. Ma “come d’abitudine è stato da subito chiaro che la volontà dell'amministrazione trentina fosse quella di abbattere l'animale senza altre possibili opzioni e i forestali hanno dato esecuzione nelle prime ore della mattinata di ieri al provvedimento di abbattimento pubblicato nella notte per evitare ricorsi al TAR”.

Per la Fnovi quella di Trento è “un'amministrazione sorda a tutti gli appelli, compreso quello del Ministro Pichetto Fratin e di quella della comunità professionale dei medici veterinari. Oltre a quelli delle associazioni che da anni conducono azioni legali a tutela degli animali e di quella considerevole parte di italiani che hanno preso a cuore la storia di Papillon, Daniza, di M57, di MJ5, di F36, quest'ultimi uccisi per mano dell'uomo”.

La rabbia dei veterinari poggia anche sulla considerazione che “l’Amministrazione trentina, dopo aver immaginato di utilizzare l’immagine dell’orso come attrazione turistica, delle 3 soluzioni proposte da ISPRA ha scelto ed affrettato la soppressione dell’orsa”.

“Come categoria ci dissociamo - sottolinea il Presidente della Fnovi, Gaetano Penocchio -. L’approccio scientifico ci insegna che la biodiversità va tutelata perché i suoi valori sono oltre che economici e utilitaristici, scientifici, estetici, etici, culturali e politici”. L'orso, sottolinea la Federazione degli ordini dei medici veterinari, “è orso e da tale si comporta. Una madre è madre. L'amministrazione della provincia autonoma di Trento non è padrona del mondo”.

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