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Lunedì 29 LUGLIO 2024
Trento, Ferro riconfermato Dg Apss. Smi: “Riprendiamo in mano tutto ciò che finora non è stato fatto” 

“Non c’è alcuna polemica contro il Dg Ferro, ma solo la necessità di portare a termine tutto ciò che si è perso fra le carte”, spiega il segretario di Smi Trentino, Nicola Paoli. Tra i progetti in sospeso, Paoli ricorda quello per del Cup, per le cure palliative a domicilio, sull’appropriatezza per mmg, specialisti ospedalieri e privati convenzionati, oltre a ritirare le pec inviate a 120 mmg che nega i compensi sui progetti del 2023.

Riconfermato il Direttore Generale Dr Antonio Ferro, dell’Azienda sanitaria Apss arrivano le congratulazioni delle varie sigle sindacali del Trentino. A differenza di queste il sindacato Smi Trentino, dopo il dovuto riconosciuto per il gran lavoro svolto in questi anni del Dr Ferro, lo stesso segretario di Smi Trentino, Nicola Paoli, come si legge nella nota, sottolinea e si “appella” al Direttore Ferro di risolvere al più le criticità ancora irrisolte.

“Il primo nodo da sciogliere - spiega il segretario Nicola Paoli, Smi Trentino – è la mancata erogazione dei compensi relativi ai progetti per l’anno 2023. Eravamo arrivati all’accordo con la parte pubblica, sottoscrivendo un verbale dove venivano elencati i progetti per il 2023 e il modo di esecuzione. Due settimane fa, Apss inviava delle pec a 120 medici dicendo che i progetti non erano stati svolti correttamente (senza almeno leggere i verbali sottoscritti dai comitati) e che quindi non ci spettavano i compensi che variano dai 3000-10.000 euro. Tutto questo, senza una apposita verifica preliminare dei 120 medici”.

“E ancora, tutt’oggi siamo ancora i attesa di un Cup – continua Paoli – per i medici di base e della strumentazione di studio ancora ferma dal 2021, nonostante ciò, circa 200.000 cittadini entrano giornalmente negli studi ambulatoriali dei medici iscritti al sindacato che rappresento, denunciando liste di attesa ancora lunghissime. Al di là delle statistiche nazionali positive per il Trentino, i nostri pazienti continuano ad avvisarci che per una banale ecografia addominale in priorità B ci vogliono sei mesi di attesa...e molte volte viene prescritta a fronte di tumore sospetto”.

La lista delle cose ancora sospese, denuncia Paoli nel documento, manchi o meglio si sia perso nel nulla l’importante progetto delle cure palliative che prevedeva corsi per esperti medici di base da inviare di domicili dei propri assistiti. Come manchi l'Ufficio sull'appropriatezza prescrittiva previsto dall'Acn dal 2005 non ancora attivato seppur col nobile obbiettivo di verificare non solo le prescrizioni in generale, ma soprattutto le incongruenze dei medici specialisti ambulatoriali ospedalieri e per le cure erogate nelle strutture private convenzionate.

“Altro caso emblematico è il progetto per abbattere i codici minori nei pronto soccorsi, previsti in contratto provinciale ma mai attivati. Ad oggi, fatte doverosamente le congratulazione per la riconferma del Dr Ferro, credo che tutto ciò che è ancora sospeso vada preso in considerazione e ridefiniti tutti i progetti mancanti. Infine, dovremmo chiedere scusa ai cittadini su tutto ciò che finora non è stato fatto e/o che, per causa delle nostre mancanze, abbiamo creato dei disagi ai nostri pazienti”.

Endrius Salvalaggio

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