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Mercoledì 24 LUGLIO 2024
Asp Catania. Fismu: “Servizi territoriali abbandonati”

Dai ritardi sulle apparecchiature, ai pc obsoleti, fino alla mancanza di carta igienica. La denuncia di Cosimo Trovato, responsabile specialistica ambulatoriale di Federazione italiana sindacale medici uniti. “Come si affronteranno i grandi cambiamenti della sanità pubblica quando dovranno andare a regime le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità? L’Asp cambi rotta”.

Il responsabile specialistica ambulatoriale della Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu (in Uil-Fpl), Cosimo Trovato, denuncia lo stato di “abbandono” dei servizi sanitari territoriali nella provincia di Catania, nei poliambulatori metropolitani e periferici, e lancia un appello alle forze politiche, all’opinione pubblica e ai mezzi di informazione affinché l’Asp “cambi rotta e intervenga”.

“Nell'Azienda catanese – spiega Trovato in una nota - non si vede una programmazione per i poliambulatori territoriali, ma si viaggia a vista. Il ricambio delle apparecchiature avviene a macchia di leopardo, un esempio: la richiesta di un nuovo eco-cardiografo, fatta da circa due anni, non è ancora stata evasa. E i medici, con grossi sacrifici, sono costretti ad operare con un'apparecchiatura ormai vetusta. Stesso discorso con i computer e le stampanti in uso, che sono ormai logore e obsolete: spesso si guastano e la manutenzione latita. Ci chiediamo che cosa succederà quando partirà (davvero) il fascicolo elettronico e la cartella digitalizzata: è facile prevedere un flop! L'assurdo e il grottesco: spesso non è assicurata non solo la carta per stampare ma neppure, più prosaicamente, la fornitura della carta igienica".

“Infine - continua - il nodo della presa in servizio degli Specialisti che avviene con tempi biblici, con grave nocumento per una adeguata organizzazione dei servizi e quindi per i cittadini”.

Trovato conclude, sottolineando: “Abbiamo una seria preoccupazione: a Catania come si affronteranno i grandi cambiamenti della sanità pubblica quando dovranno andare a regime le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità? Strutture finalizzate ad essere la prima linea dell’assistenza, il filtro per le patologie croniche, anche contro l'intasamento dei Pronto Soccorso, e che si candidano al grande rilancio del Territorio. Allo stato attuale, con queste premesse, non crediamo che questa scommessa per la salvezza del Servizio Sanitario Pubblico universale si possa vincere; usando una metafora è come un boscaiolo che va far legna senza accetta".

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