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Mercoledì 24 LUGLIO 2024
Autonomia differenziata. Consiglio regionale Puglia approva a maggioranza la richiesta di referendum

Soddisfazione del presidente della Regione, Michele Emiliano: “Grazie al consiglio regionale della Puglia e agli altri consigli regionali (Campania, Emilia Romagna, Toscana e Sardegna, ndr) che hanno votato il medesimo quesito, per gli italiani sarà possibile votare sul DDL Calderoli, non sull'autonomia come concetto, ma sul modo in cui il governo Meloni sta declinando l'autonomia”. ATTI APPROVATI

Il Consiglio regionale della Puglia ha votato a maggioranza, con 25 voti a favore e 9 contrari la richiesta di indizione di referendum popolare ex art. 75 della Costituzione per deliberare l'abrogazione della legge 26 giugno 2024, n. 86 recante "Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'art. 116, terzo comma, della Costituzione, a firma del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e di altri consiglieri regionali. E’ stata votata l’immediata esecutività. Con la stessa maggioranza è stata approvata la richiesta di indizione di referendum per l’abrogazione parziale della stessa legge.

Soddisfazione del presidente della Regione, Michele Emiliano: “Grazie al consiglio regionale della Puglia e agli altri consigli regionali che hanno votato il medesimo quesito, per gli italiani sarà possibile votare sul DDL Calderoli, non sull'autonomia come concetto, ma sul modo in cui il governo Meloni sta declinando l'autonomia. Questa possibilità la dobbiamo al fatto che cinque Consigli regionali hanno richiesto il referendum così come previsto dalla Costituzione della Repubblica”.

“È stata una battaglia perché i consiglieri regionali del centrodestra, che pure sono eletti dal Sud, evidentemente sentono più forte il richiamo delle loro forze politiche dalle quali dipendono piuttosto di quello con il popolo che li ha eletti”, ha aggiunto Emiliano. “Ci auguriamo che questo referendum abbia tanti “sì” e che quindi si possa arrivare a trovare un equilibrio migliore tra Nord e Sud senza pregiudicare gli sforzi che la Puglia, prima regione italiana nella crescita economica negli ultimi anni, sta compiendo assieme alle altre regioni del Mezzogiorno”.

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