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Lunedì 22 LUGLIO 2024
Ulcere croniche degli arti inferiori. Individuato un innovativo protocollo di cura

I risultati dello studio condotto presso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata Irccs di Roma in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Università degli Studi di Salerno e Kelyon di Napoli pubblicati su “Experimental Dermatology” rappresentano un passo importante verso una terapia domiciliare efficace delle ulcere infette da P. aeruginosa

Dall’Uso topico della tobramicina, un possibile trattamento innovativo delle ulcere cutanee croniche.

Questi i risultati di uno studio messo a punto all’Istituto Dermopatico dell’Immacolata - Irccs di Roma e pubblicato sulla rivista internazionale “Experimental Dermatology”

Le Ulcere croniche degli arti inferiori colpiscono l’1%-2% della popolazione, persistendo per oltre 6 settimane e non mostrando segni di guarigione dopo 3 mesi nonostante la terapia. Queste ulcere sono caratterizzate da forti dolori e limitazioni lavorative e sociali, spesso costringendo i pazienti all’immobilizzazione a letto. La causa della persistenza e mancata guarigione di queste lesioni è quasi sempre dovuta a sovrainfezioni batteriche, in particolare da parte dello Pseudomonas aeruginosa, un batterio particolarmente pericoloso poiché resistente agli antibiotici.

Lo studio, condotto presso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (IDI-IRCCS) di Roma in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Università degli Studi di Salerno e Kelyon di Napoli, ha previsto una prevalutazione delle infezioni nelle ulcere degli arti inferiori. Tra il 2018 e il 2022 infatti sono stati raccolti 3.798 campioni da ulcere alle gambe di 2239 pazienti. L’80% dei campioni ha mostrato colonizzazione batterica e circa un terzo delle lesioni ha mostrato infezione da Pseudomonas aeruginosa resistente ai farmaci, ma sensibile alla Tobramicina nella maggior parte dei casi.

“Cinque pazienti con ulcere croniche molto gravi e avanzate persistenti da più di 3 anni infette da P. aeruginosa – ha spiegato Corrado Cirielli, titolare dell’incarico di Alta Specializzazione per la cura del Linfedema e Flebolinfedema e responsabile dello studio clinico – sono stati trattati, seguendo un protocollo off-label, con unguento contenente Tobramicina (0,3%) applicato giornalmente, mostrando un immediato miglioramento e guarigione entro 3 mesi. Già dall’inizio del trattamento la riduzione dell’infiammazione e del dolore, segni evidenti del processo di guarigione, ha fatto ben sperare i pazienti che, dopo anni di cure non risolutive, questa potesse essere la cura adatta alla loro grave patologia. In tutti i casi esaminati il nuovo protocollo di cura ha portato all’eradicazione dello P. aeruginosa dalle ulcere”.

“Questo trattamento innovativo e di facile utilizzo può rappresentare un passo importante verso una terapia domiciliare efficace delle ulcere infette da P. aeruginosa , migliorando in maniera significativa la gestione dei pazienti, la loro qualità di vita e riducendo i costi sociali di questa patologia, aiutando per prevenire le malattie ospedaliere. I risultati appena pubblicati a livello internazionale sono molto incoraggianti e potrebbero cambiare la pratica clinica per questi pazienti. Questi risultati suggeriscono una nuova applicazione terapeutica finora inesplorata per un antibiotico topico utilizzato in questa formulazione solo per applicazioni oftalmiche. Presso l’IDI di Roma sta iniziando uno studio sull’efficacia di questo trattamento su un numero più grande di pazienti affetti da ulcere delle arti inferiori, mettendo a disposizione un centro multidisciplinare sotto la guida del responsabile dello studio, Dr. Corrado Cirielli. Presso il nostro Istituto, infatti, si effettuano tutte le fasi dalla ricerca all’applicazione clinica, garantendo un approccio integrato e completo” ha sottolineato la Dottoressa Annarita Panebianco, Direttrice Sanitaria dell’IDI.

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