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Giovedì 06 DICEMBRE 2012
Iss. Parte a Roma il progetto EpiSouth-Plus: lo "scudo" sanitario del Mediterraneo
Vede la partecipazione di 27 paesi, di cui 9 dell’Unione Europea, 17 esterni e un paese candidato: il network di lavoro rafforzerà la preparazione internazionale e la cooperazione nella regione mediterranea per quanto riguarda minacce sanitarie e rischi biologici. Il progetto è coordinato dal Cnesp dell’Iss.
È un network che si occupa di aumentare la sicurezza sanitaria nell’area del Mediterraneo e del sud-est Europa, favorendo e rafforzando la preparazione a comuni minacce sanitarie e rischi biologici, sia a livello nazionale che regionale: EpiSouth, progetto coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità è attivo da ottobre 2010. Ma oggi a Roma si sta tenendo il primo Meeting del progetto EpiSouth-Plus, una nuova fase del progetto che vede coinvolti 27 Paesi (9 dall’Unione Europea, 17 esterni all’unione, più un paese candidato), contro i 9 del suo predecessore. Si tratta del più grande sforzo collaborativo tra i paesi della regione mediterranea sulle minacce per la salute.
“Il progetto EpiSouth-Plus è il proseguimento del progetto EpiSouth avviato nel 2006 per iniziativa di 9 paesi dell’Unione Europea e focalizzato sul controllo delle malattie infettive nei paesi del Mediterraneo”, ha spiegato Silvia Declich dell’ISS. “Durante quella prima fase il Network si è progressivamente allargato raggiungendo gli attuali 27 paesi partecipanti, tra cui 18 paesi della regione mediterranea esterni all’Unione Europea, ma che si affacciano sullo stesso mare e quindi condividono ecosistemi analoghi.
Sin dalla prima fase, l’Italia è stata il coordinatore del progetto e le attività del network hanno visto la partecipazione del Ministero della Salute Italiano che ha contribuito anche finanziariamente in modo sinergico tramite il progetto EpiMed. L’Italia si è quindi posta come leader dei Paesi del Sud Europa e come tramite con i paesi del Mediterraneo e dei Balcani per quanto riguarda l’epidemiologia delle malattie infettive".
Sono circa 150 i partecipanti al Meeting, che si tiene fino a venerdì 7 presso l’Auditorium del Ministero della Salute, in cui si discuteranno diversi temi tra cui:
- opportunità e sfide per azioni coordinate per la regione del mediterraneo;
- integrazione tra sorveglianza epidemiologica e di laboratorio;
- sistemi di allerta rapida ed "epidemic intelligence" per le infezioni emergenti;
- contributo del network allo sviluppo delle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per i punti di accesso alle frontiere;
- organizzazione per il network di un esercizio di simulazione di risposta ad un problema emergente.
Anche il Progetto EpiSouth-Plus sarà coordinato dal Reparto di Epidemiologia delle Malattie Infettive del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS) dell’Istituto Superiore di Sanità. È co-finanziato dall’UE DG SANCO/EAHC e DEVCO/EuropeAid, insieme con gli Istituti di Salute Pubblica e i Ministeri della Salute coinvolti nell’iniziativa, e riceve anche un contributo finanziario dal Ministero della Salute Italiano e dall’ European Center for Diseases Control (ECDC).
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