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Gentile direttore, La letteratura scientifica ha da molto tempo sancito la necessità, nell’ambito del disturbo mentale, dell’intervento precoce nella fascia di età 15 / 25 anni, unica strada per intercettare l’iniziale disagio mentale che di lì a poco produrrà l’insorgere del disturbo mentale. Dopo di ché diventerà solo gestione della malattia. Una società civile si caratterizza per quella Comunità che cerca di anticipare ed intervenire precocemente nei possibili stati patologici: l’obiettivo dovrebbe essere di creare nell’ambito di ogni disciplina sanitaria, una rete di accessi e opportunità di approccio tempestivo. Così nell’ambito della salute mentale ci si deve porre, attraverso una serie di figure e servizi di prevenzione: come ad esempio lo psicologo scolastico, quello delle cure primarie e di base, servizi specifici come consultori o d’intervento nella fascia infantile ed adolescenziale. Di tutto ciò nella Regione Lazio sarebbe ora che se ne parlasse e si progettasse un impegno anche economico, di personale, di servizi adeguati in tale ottica piuttosto che “gestire” l’acuzia e la cronicità in cui la visione organicista con uso di farmaci fanno da padroni a spese della collettività e in particolare dei pazienti e dei loro familiari. Fabio Sordini
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Martedì 16 LUGLIO 2024
La Salute Mentale: quando si distorce la visuale del problema rischiando di non intervenire efficacemente
nei giorni scorsi si è svolto un forum patrocinato dalla Regione Lazio sulla Salute Mentale da cui sono emerse sei proposte definite dai promotori vincenti. Al loro interno una definisce essenziale l’inserimento dello psichiatra all’interno delle istituende Case di Comunità.
Segretario regionale Aupi del Lazio
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