quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 04 LUGLIO 2024
Crisi radiologi in FVG. Fassid: “Causa di un disegno politico preciso”. Aaroi: “Siamo a livelli inaccettabili”   

È Stefano Smania, del sindacato dei radiologi del Fvg, a ripercorrere le tappe, “in negativo, che hanno portato alla grave carenza di professionisti sul territorio: “Dimissioni, pensionamenti, incentivi Covid non percepiti e la negazione di un confronto”. Aaroi Emac Fvg: “Situazione assimilabile alla fuga dei medici dell'emergenza urgenza e degli anestesisti rianimatori. Le tre branche della medicina dei servizi più massacrate da anni”.

Era il 2017 quando il segretario regionale Stefano Smania, dell’organizzazione sindacale Fassid, scriveva una lettera indirizzata direttamente ai cittadini per spiegare la carenza dei radiologi e dei radiologi di emergenza urgenza, e come, da lì a poco, “alcuni servizi fossero stati tagliati, come l’attuale impossibilità di prenotazione di una ecografia in urgenza differibile B”.

“Da allora le cose sono sempre più peggiorate - spiega Stefano Smania – principalmente a causa dei molti colleghi che nel frattempo sono andati in pensione, e non rimpiazzati. Da quel momento la richiesta per chi restava di coprire i turni mancanti, e l’inizio di una situazione fuori controllo, passando da 14 radiologi nella radiologia di Gervasutta ad Udine, fino ad arrivare ad un solo medico con il servizio aperto solo due mattine a settimana.

“Nel 2019 cambiava pure la direzione del Pronto soccorso – continua Smania - e la cosa ha inciso negativamente non solo sul pronto soccorso da dove all’istante hanno dato le dimissioni alcuni dei migliori professionisti, ma anche in radiologia, visto che la gestione delle urgenze emergenze è un lavoro condiviso”.

Ecco i numeri forniti dal sindacato Fassid: “Pordenone ha perso 12 radiologi, Udine 9, per un totale di 21 radiologi d'urgenza fra le due Aziende. Se contiamo però le aziende per intero e non solo gli Hub, Asu Fc ne ha persi 13 e Asfo almeno 16 negli ultimi 3-4 anni. Ho provato anche a chiedere sia in Regione che in Azienda un’incentivazione economica per la mole di lavoro che stiamo sostenendo e per cercare di trattenere qualche radiologo in più, ma mi viene puntualmente negata ogni richiesta, con l’aggiunta che sia ad Udine che a Tolmezzo alcuni radiologi non hanno nemmeno percepito l’incentivo Covid”.

“Nel giro di tre anni fra Udine e Tolmezzo se ne sono andati 13 radiologi, in parte sostituiti da dei specializzandi ma che non possono eseguire e firmare esami in autonomia con la conseguenza che chi possedeva l’esperienza è andato via e non c’è più quasi nessuno che possa insegnare ai chi verrà, se verrà. Ciò che temo è che ad Udine si replicherà ciò che è successo a Pordenone appaltando l’intero servizio”, conclude Smania.

Il numero esiguo dei radiologi in Fvg, preoccupa non solo il segretario regionale Fassid, ma anche il presidente Regionale Aaroi Emac Fvg, considerato che i due servizi sono complementari. “La preoccupante fuga dei radiologi dal Ssr in Fvg, specialmente quelli dedicati all'ambito urgenza e le gravi conseguenze – incalza Alberto Peratoner, Presidente Regionale Aaroi Emac Fvgc - sulla tenuta del sistema pubblico sono assolutamente assimilabili e paragonabili alla fuga dei medici dell'emergenza urgenza e degli anestesisti rianimatori. Le tre branche della medicina dei servizi, più massacrate da enorme mole di turni e straordinari e da una pessima qualità dell'organizzazione del lavoro, demotivate e disincentivate con professionisti abbandonati e lasciati fuggire nel privato o in altre regioni più premianti e meglio organizzate, a favore di cooperative e enti privati, come ciò che sta per succedere nell'Ospedale di Pordenone dove tutta la radiologia fra personale e macchinari sta per essere completamente ceduta ai privati con un appalto milionario”.

Endrius Salvalaggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA