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Mercoledì 03 LUGLIO 2024
Fascicolo sanitario elettronico. Toscana ai vertici per i servizi offerti

Insieme all’Emilia-Romagna, offre 23 servizi ed è tra le realtà più avanzate: già da tempo, ad esempio, esiste all’interno del fascicolo il taccuino personale, che permette di integrare in autonomia la propria storia con ulteriori informazioni sanitarie a disposizione

Sono 23 i servizi che la Toscana offre sul Fascicolo sanitario elettronico (Fse), un numero che la pone al vertice nazionale, insieme all’Emilia-Romagna, seguita da Lazio (22), Piemonte (21), Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Provincia autonoma di Trento (tutte con 18 servizi).

Il dato arriva dal monitoraggio dell’Osservatorio sanità digitale della School of Management del Politecnico di Milano, ripreso dai dati pubblicati dal Ministero della salute.

“Il Fascicolo sanitario elettronico – sottolinea il presidente della Regione Eugenio Giani - è in Toscana una strumento attivo ormai da molti anni, ma dal 2023 stiamo investendo quasi 15milioni di euro del PNRR per il suo potenziamento con documenti, servizi e funzionalità sempre più utili per il cittadino e per i professionisti”.

“Si tratta di uno strumento elettronico potente – commenta l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – che avvicina il paziente ai medici che lo hanno in cura e fruibile da personal computer, da totem e dalla app Toscana Salute. Vogliamo vedere crescere ancora i numeri sull’utilizzo che in Toscana sono già buoni, sia da parte dei cittadini che da parte degli operatori sanitari, per i quali stiamo organizzando degli eventi di formazione dedicati”.

Ad oggi, spiega una nota della Regione, i documenti disponibili all’interno del Fse non sono gli stessi in tutte le regioni. In questo quadro, la Toscana è tra le realtà più avanzate: già da tempo, ad esempio, esiste all’interno del fascicolo il taccuino personale, che permette di integrare in autonomia la propria storia con ulteriori informazioni sanitarie a disposizione.

Entro il giugno del 2026 i contenuti dovranno essere omogenei in tutta Italia e saranno arricchiti di ulteriori funzionalità come, ad esempio, il caricamento automatico ed obbligatorio dei referti di esami e visite specialistiche fatti non solo nelle strutture pubbliche ma anche in quelle private (oggi effettuato solo da pochi); il profilo sanitario sintetico redatto dal proprio medico di famiglia o pediatra, ovvero il riassunto di tutti gli episodi sanitari a conoscenza del professionista e che riguardano il paziente (che in pochissimi al momento compilano).

“Il fascicolo sanitario elettronico della Toscana ha iniziato da tempo il processo di evoluzione - commenta Andrea Belardinelli responsabile Sanità digitale e innovazione della Regione Toscana - che da semplice contenitore di documenti sanitari, è diventato sempre di più una piattaforma integrata di servizi per la salute, con il progetto Sanità Cento per Cento digitale. Si pensi alle prenotazioni di visite ed esami con il cup online, al percorso nascita con HappyMamma, alle televisive attivate al tempo del Covid19, al borsellino elettronico per la celiachia, al cambio del medico di famiglia oppure alle prenotazioni dei prelievi del sangue. Come pure alla lettura automatica dei valori della glicemia provenienti dai sensori flash per i pazienti diabetici, unica realizzazione in Italia”.

Anche a livello nazionale sono previsti, entro la scadenza del Pnrr, altri servizi come i dati acquisiti con le campagne di screening, i parametri vitali rilevati a domicilio con i servizi di telemedicina, la possibilità di scaricare le immagini dei servizi diagnostici (e quindi di avere eco e risonanze direttamente sul proprio computer o su quello del medico che ci visita), le esenzioni da ticket sanitari e i piani terapeutici per i pazienti cronici, la documentazione della cartella clinica di ricovero, la fruizione di ausili o protesi e poi ancora la ricerca e geolocalizzazione di ospedali e pronto soccorso più vicini e meno affollati.

Saranno disponibili anche referti e documenti relativi a cure effettuate in strutture fuori regione: migrazione di dati che oggi non sempre funziona.

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