quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 03 LUGLIO 2024
Detenzione fuori dalle carceri. Assistenti Sociali del Veneto: “Manca il personale che li segua”  

L’esecuzione penale esterna è in crescita. In Veneto rappresenta tre volte il numero delle persone detenute (rispettivamente 9.029 e 2.617 al 30 aprile 2024). Questo comporta meno recidiva e costi più bassi, ma un maggiore impiego della figura dell’assistente sociale. Zambello (Ordine assistenti sociali Veneto): “Il lavoro degli assistenti sociali in Veneto è aumentato in modo esponenziale, ma non il numero di assistenti sociali impiegati. E’ ora di rafforzare il servizio sociale”.

Aumentano le pene detentive in forma alternativa fuori dalle carceri con il conseguente maggiore impiego della figura dell’assistente sociale. In Veneto, ultimo dato disponibile 30 aprile 2024, i condannati ammessi a regimi esterni al carcere risultano essere il triplo di quelli detenuti. Un risultato importante, dal momento che l’esecuzione penale esterna produce minore recidiva e taglia i costi per la collettività.

“Queste misure, applicate sulla base di progetti individualizzati con programmi di recupero e inserimento sociale, sono predisposte, sostenute e monitorate dagli assistenti sociali – spiega Mirella Zambello, presidente dell’Ordine degli assistenti sociali del Veneto - e sono da anni in notevole crescita, in particolare nell’ambito penale adulto. La riforma Cartabia dell’ottobre 2022 ha rafforzato e modificato delle misure sostitutive delle pene brevi. Secondo i dati pubblicati dal Dipartimento giustizia minorile e di comunità forniti, in Italia, al 30 aprile 2024, erano 138.627 persone in carico agli Uffici esecuzione penale esterna per gli adulti, di cui 27.517 in messa alla prova e 29.648 in affidamento in prova al servizio sociale e, in Veneto, la situazione è anche migliore. Al 30 aprile 2024 i soggetti in carico agli Uffici per l'esecuzione penale esterna erano 9.029, mentre quelli in carcere, al 31 marzo 2024, erano 2617”.

Per quanto riguarda l’Ufficio di servizio sociale per i minorenni, secondo i dati pubblicati dal Dipartimento giustizia minorile e di comunità, al 15 maggio 2024, i minori e i maggiorenni con reati commessi in minore età in carico a questo Ufficio erano 14.308, di cui con messa alla prova 2998, a fronte di 554 minorenni detenuti nella stessa data. Un numero in forte aumento – riportano i dati forniti - rispetto alla fine del 2022, quando erano 381. La crescita è dovuta da diversi fattori, ma molto si deve all’aumento delle misure di custodia cautelare per effetto del cosiddetto decreto legge Caivano del settembre 2023.

In Veneto, i minori e i maggiorenni con reati commessi in minore età in carico all’Ufficio servizio sociale per i minorenni di Venezia fino al 15 maggio erano 675 mentre quelli in carcere presso l’Istituto penale minorile di Treviso, riservato ai soli maschi, erano 17.

E’ la stessa Mirella Zambello a chiedere alle istituzioni venete che vengano potenziati il numero delle figure degli assistenti sociali: “Sono professionisti sempre più utilizzati mentre il numero assoluto scarseggia. E’ arrivata l’ora di rafforzare il servizio sociale”.

Endrius Salvalaggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA