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Mercoledì 26 GIUGNO 2024
Fp Cgil: “Nel 2023 oltre 1 mln di ore di straordinario erogate e 410mila giorni di ferie non goduti”  

Dai dati della Direzione Salute chiesti dal sindacato emerge che i riposi e le ferie per il personale sanitario stanno diventando una chimera, mentre abbondano ore di straordinario e cambi turno. Olivo (Fp-Cgil FVG): “Anche se chi ci governa dice che questi numeri sono frutto della crisi di personale in generale, noi sappiamo che dietro c’è una politica che da lunghi anni drena risorse dal pubblico per indirizzarle verso la sanità privata”.

E’ Orietta Olivo, Segretaria generale regionale Fp-Cgil, del Friuli Venezia Giulia, a presentare i numeri richiesti ed avuti dalla Direzione Salute. Una fotografia sulla sanità regionale che per il sindacato mette in evidenza aspetti importanti come ore di straordinarie lavorate, ferie non godute a fronte di una carenza di personale strutturale e un mancato coinvolgimento sulla discussione delle nuove Rar.

Dalla tabella risulta come il personale di comparto nello scorso anno fra As Fo, Asu Fc, Asu Gi, Irccs Burlo Garofalo, Cro e Arcs, siano state fatte quasi 1 milione e 100mila ore di straordinario, con una media di 55 ore a persona, e 410 mila giornate di ferie residue, non fruite accumulate a fine anno, incidendo niente meno come tre settimane di ferie non godute per ciascun sanitario.



“Sono la misura inequivocabile del livello sempre più insostenibile di stress che grava sui lavoratori e sulle lavoratrici della sanità pubblica – evidenzia Orietta Olivo - da chi opera nel comparto fino ad arrivare alla dirigenza. Altro parametro importante che abbiamo è anche quello sui richiami in servizio e dei cambi di turno, con oltre 27mila nell’arco dei dodici mesi del 2023”.

“Conosciamo bene – continua la numero uno della Fp-Cgil regionale – le giustificazioni addotte dall’assessore alla Sanità Riccardo Riccardi, che addebita la crisi a cause esterne, sostenendo che la Regione Fvg sta mettendo mano alla leva delle assunzioni, ma che la disponibilità di operatori, infermieri e medici è inferiore al fabbisogno e il numero dei partecipanti alle selezioni sia inferiore al numero di posti messi a concorso”.

La Fp-Cgil, a margine della sua analisi fa sapere attraverso una nota, che dietro a questo deficit, ci sia anche una politica che da lunghi anni drena risorse dal pubblico per indirizzarle verso la sanità privata, determinando di conseguenza, un costante peggioramento delle condizioni di lavoro in sanità, la perdita del potere di acquisto dei salari e la crescita dei livelli di stress e usura del personale. Una cornice che sta contribuendo a rendere sempre meno attrattiva la sanità pubblica in Fvg.

Male o sotto utilizzata, secondo la Fp-Cgil del Fvg, anche la leva delle risorse aggiuntive regionali che dimostra, come sostiene Orietta Olivo “la scelta di aziendalizzare i tavoli di trattativa, cancellando il livello regionale e forzando la mano su una perequazione, che voleva livellare le Rar su scala regionale senza tener contro della situazione specifica di ogni singola azienda. Situazione che sottolinea le forti oscillazioni, come emerge anche dai dati sul ricorso allo straordinario e sul mancato utilizzo delle ferie”.

Endrius Salvalaggio

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