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Martedì 25 GIUGNO 2024
XXXIII edizione di Salute Direzione Nord: sostenibilità per un Ssn inclusivo e pronto a rispondere alle sfide

Prevenzione, telemedicina e liste di attesa sono alcune delle sfide alle quali dare risposte, insieme a temi quali oncologia, malattie rare, salute mentale e cronicità. Su questi grandi temi con l’obiettivo di disegnare un nuovo modello di salute, si sono confrontati istituzioni e clinici nel corso della XXXIII edizione di SDN, l’evento promosso da Fondazione Stelline e organizzata da Inrete a Palazzo Lombardia a Milano  

Sostenibilità, è stato questo il fil rouge delle nove tavole rotonde realizzate nell’ambito della XXIII edizione di Salute Direzione Nord, dedicate alle grandi sfide che attendono il Ssn: dall’oncologia, alla prevenzione, telemedicina e liste d’attesa fino a malattie rare, salute mentale e cronicità.

Le tematiche dell’edizione 2024 - promosso da Fondazione Stelline e organizzata da Inrete - Relazioni istituzionali e Comunicazione, presso il Belvedere di Palazzo Lombardia a Milano con il patronato di Regione Lombardia e del patrocinio del Comune di Milano – hanno portato quindi al centro del dibattito i principali argomenti di attualità del mondo della sanità e della salute in generale. Temi sui quali si sono confrontati i protagonisti della scena istituzionale, scientifica, imprenditoriale e delle associazioni di pazienti, chiamati ad analizzare lo scenario attuale con uno sguardo proiettato al futuro, per un sistema sanitario sostenibile, inclusivo, di qualità.

Hanno aperto i lavori il ministro della Salute, Orazio Schillaci e il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
Il ministro Schillaci ha puntato i riflettori sui due temi caldi, lotta alle liste di attesa e ricerca, sulla quale in particolare “l’Italia sta riacquistando attrattività e maggiore vivacità: con il Pnrr sono stati finanziati 124 progetti di ricerca per oltre 200 milioni di euro, 50 dedicati alla malattie rare e 37 per ridurre il divario tra industria e la pratica clinica”.
Ma per il Ministro bisogna anche sciogliere il nodo della fuga di cervelli. “Dobbiamo invertire il trend che per tanti anni ha visto il capitale umano italiano andare all'estero alla ricerca di migliori prospettive economiche e professionali – ha detto – ho incontrato medici e ricercatori italiani all'estero e tante volte ciò lamentano, più che un diverso trattamento economico, l’eccessiva burocrazia e le prospettive di carriera non chiare”. Per incoraggiare il loro rientro, ha quindi sottolineato Schillaci “abbiamo confermato le agevolazioni fiscali per i ricercatori che decidono di rientrare e stiamo valutando con il ministro Giorgetti un allargamento a medici e clinici che lavorano fuori Italia”.

Il Governatore Fontana ha toccato il tema dell’autonomia e le sue ricadute nelle realtà locali: “Il percorso è appena iniziato, dobbiamo iniziare a trattare con il Governo, ma avremo le mani meno legate dal momento che potremo definire noi le procedure e non subire le difficoltà burocratiche. Pensiamo alle specialità: potremo individuare un maggior numero di specializzazioni e quelle che sono più utili sul nostro territorio” ma anche avere “una maggiore flessibilità delle risorse che arrivano da Roma e creare vantaggi per chi decide di andare a fare il medico di medicina generale, per esempio, nelle valli della Valtellina o della bergamasca”

Intervenendo sul problema dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie, Fontana ha poi lanciato una proposta al ministro Schillaci: ”Credo che andrebbe rivisto il concetto di responsabilità professionale dei medici. Molte delle prescrizioni inappropriate nascono dalla paura, occorre agire tempestivamente altrimenti non riusciremo a risolvere il problema della medicina difensiva”.

La giornata ha dedicato inoltre ampio spazio alla sostenibilità sociale, finalizzata al coinvolgimento delle comunità per una strategia di sviluppo sostenibile che abbia a cuore la promozione del benessere dei cittadini e della comunità stessa. Emanuele Monti, Presidente Commissione IX Sostenibilità Sociale Regione Lombardia, ha commentato: “Regione Lombardia è la prima ad essersi dotata di una Commissione dedicata alla Sostenibilità Sociale, allo scopo di promuovere l'innovazione attraverso il dialogo e la progettazione partecipata. In tal senso il mio impegno in quanto Presidente della Commissione è quello di favorire la collaborazione tra tutti gli stakeholder, al fine di ideare una strategia di sviluppo sostenibile basata sulle peculiarità del nostro territorio. L'auspicio è che questo lavoro possa diventare un modello virtuoso per migliorare le condizioni sociali dei cittadini”.

L’incontro ha offerto anche l’opportunità di un confronto sui temi della governance farmaceutica, con il Presidente dell’Aifa, Robert Nisticò, e Marco Alparone, Vicepresidente e Assessore al Bilancio Regione Lombardia. DPC, Fondo Farmaci innovativi e altre strategie per incrementare i livelli di assistenza di prossimità sono stati i principali temi oggetto del dibattito. “Aifa, nella sua rinnovata composizione, è impegnata a dare risposte a bisogni crescenti che trovano soluzioni nello sviluppo di terapie innovative nel contesto della medicina di precisione – commenta Robert Nisticò – Il nostro obiettivo infatti è quello di garantire ampio e rapido accesso ai trattamenti a tutti i pazienti anche in ottica di equilibro di sistema”

Riflettori puntati anche sulle sfide relative alle malattie rare, in particolare sulla necessità di garantire accesso e diritto alle cure e alle diagnosi tempestive e precoci a supporto sia dei pazienti che dei caregiver. “Garantire diagnosi tempestiva e trattamenti efficaci è l’obiettivo principale da raggiungere. In primis per migliorare la qualità di vita dei pazienti ma anche per ridurre l’impatto economico che queste patologie hanno sui costi del Ssn e sociali – ha affermato Francesco Saverio Mennini, Capo dipartimento della Programmazione, dei dispositivi, dei farmaci e delle politiche in favore del Ssn del Ministero della Salute – considerato che il carico più alto, e non solo in termini economici ma anche sociali e psicologici, è quello che pagano i pazienti e le loro famiglie, caregiver compresi. Anche per questo è fondamentale continuare a lavorare per il miglioramento dell’integrazione ospedale e territorio, medicina generale e assistenza domiciliare”.

Il Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, è intervenuto commentando il rapporto dei giovani con il cellulare che “diminuisce le prestazioni degli studenti, incide sulla capacità di memorizzazione e di attenzione. Direi che a livello internazionale tutte le agenzie hanno chiarito in modo indiscutibile che l’abuso del cellulare non fa bene ai nostri figli”. Uno studio Ocse mostra “che può essere opportuno vietarlo nelle scuole, però dobbiamo anche ragionare con le famiglie perché se l’abuso continua a casa, la scuola può arrivare fino a certo punto”.

Infine è stato centrale il focus sul tema della prevenzione. Come la pandemia ci ha insegnato, la prevenzione nelle malattie, a cominciare da quelle infettive, è fondamentale: tempestività, facilità di accesso e corretta informazione per garantire la Sostenibilità del Sistema. Una sfida sia per il sistema sanitario nazionale che per la società. “Prevenzione è la parola d’ordine delle politiche sanitarie di tutti i Paesi occidentali e non solo, anche se la strada da percorrere è ancora lunga – ha detto Mara Campitiello, Capo del Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del Ministero della Salute – Si tratta di un tema culturale ma anche di comunicazione e di organizzazione sanitaria e in tal senso il DL sulle liste d’attesa è un segnale importante che va nella giusta direzione. La prevenzione - ha continuato Campitiello - rappresenta uno strumento di risparmio in termini di salute, e quindi di qualità di vita, ma anche in termini economici e sociali. Risparmi che possono essere redistribuiti su altri capitoli di spesa a cominciare proprio da programmi di screening”.

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