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Giovedì 13 GIUGNO 2024
Energia pulita. Cresce divario globale nell’accesso: 685 milioni di persone senza elettricità nel 2022, 10 milioni in più rispetto al 2021

A questo ha contribuito una combinazione di fattori, tra cui la crisi energetica globale, l’inflazione, la crescente sofferenza del debito in molti paesi a basso reddito e l’aumento delle tensioni geopolitiche. Tuttavia, le tendenze promettenti nell’implementazione di soluzioni energetiche decentralizzate, in gran parte basate sulle energie rinnovabili, stanno contribuendo ad accelerare il progresso

Il percorso del mondo verso il raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 7 per l’energia entro il 2030 resta ancora fuori rotta. Lo rivela un nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia (IEA), dell’Agenzia internazionale per l’energia rinnovabile (IRENA), della Divisione statistica delle Nazioni Unite (UNSD), della Banca mondiale e dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), pubblicato oggi.

L’obiettivo 7 consiste nel garantire l’accesso a un’energia conveniente, affidabile, sostenibile e moderna, e
include il raggiungimento dell’accesso universale all’elettricità e all'igiene in cucina, il raddoppio dei livelli storici di miglioramento dell’efficienza e l’aumento sostanziale della quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale. Il raggiungimento di questo obiettivo avrà un profondo impatto sulla salute e sul benessere delle persone, contribuendo a proteggerle dai rischi ambientali e sociali come l’inquinamento atmosferico e ampliando l’accesso all’assistenza sanitaria e ai servizi primari.

Ma l’edizione 2024 del Tracking SDG 7: The Energy Progress Report avverte che gli sforzi attuali non sono sufficienti per raggiungere l’SDG 7 in tempo. Sono stati compiuti alcuni progressi su elementi specifici dell’agenda SDG 7 – ad esempio, l’aumento del tasso di diffusione delle energie rinnovabili nel settore energetico – ma i progressi sono insufficienti per raggiungere gli obiettivi stabiliti negli SDG. Il rapporto conferma che il numero di persone senza accesso all’elettricità è aumentato per la prima volta in oltre un decennio, poiché la popolazione è cresciuta – soprattutto nell’Africa sub-sahariana – a un ritmo superiore a quello delle nuove connessioni elettriche, lasciando 685 milioni di persone senza elettricità nel 2022, 10 milioni in più rispetto al 2021. A questo ha contribuito una combinazione di fattori, tra cui la crisi energetica globale, l’inflazione, la crescente sofferenza del debito in molti paesi a basso reddito e l’aumento delle tensioni geopolitiche. Tuttavia, le tendenze promettenti nell’implementazione di soluzioni energetiche decentralizzate, in gran parte basate sulle energie rinnovabili, stanno contribuendo ad accelerare il progresso. Nel frattempo, 2,1 miliardi di persone vivono ancora senza accesso a combustibili e tecnologie per cucinare puliti, e lo scorso anno il numero è rimasto sostanzialmente stabile.

Questo implica enormi implicazioni per la salute, l’uguaglianza di genere e l’ambiente, contribuendo a 3,2 milioni di morti premature ogni anno. Il rinnovato slancio politico nel contesto del G7, del G20 e i nuovi impegni finanziari assunti in Africa stanno favorendo le prospettive di progressi più forti verso la fine di questo decennio. Tuttavia, gli sforzi rimangono insufficienti. “L’inquinamento atmosferico e la povertà energetica stanno mietendo vite umane, infliggendo sofferenze e ostacolando lo sviluppo. Una transizione più rapida verso l’energia pulita e le tecnologie di cottura è essenziale per proteggere la salute dei 2,1 miliardi di persone che non vi hanno accesso e la salute del pianeta da cui dipende tutta la vita”, sottolinea Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

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