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Giovedì 06 GIUGNO 2024
Medicina difensiva. Nordio: “Logora il Ssn e le finanze dello Stato. Al lavoro col governo sulla responsabilità medica”

"La medicina difensiva da qualche decennio sta logorando il nostro sistema sanitario e le nostre finanze, in quanto dipende proprio dalla legislazione vigente sia civile che penale e anche da un’interpretazione estremamente severa. Sono 20 anni che mi batto anche sulla necessità di ridurre la responsabilità dei medici sia nella diagnosi che negli interventi operativi. La medicina difensiva comporta problemi che ricadono sui pazienti".

“La Commissione per lo studio e l’approfondimento delle problematiche relative alla colpa professionale medica, da me istituita e presieduta da Adelchi d’Ippolito, ha compiuto un ottimo lavoro e ha consegnato la relazione i cui risultati studieremo con altri membri del governo per rivedere a fondo la problematica che coinvolge in senso ampio la responsabilità del medico”.

Così ha esordito il ministro della giustizia, Carlo Nordio, intervenendo da remoto al 46° Congresso della Simla intitolato “La Medicina Legale, un ponte verso il futuro della Sanità italiana”.

Poi il focus sulla medicina difensiva che “da qualche decennio sta logorando il nostro sistema sanitario e le nostre finanze, in quanto dipende proprio dalla legislazione vigente sia civile che penale e anche da un’interpretazione estremamente severa. È stata un po’ mitigata negli ultimi anni anche per interventi legislativi e contributi dottrinari, tra i quali mi annovero, perché sono 20 anni che mi batto anche sulla necessità di ridurre la responsabilità dei medici sia nella diagnosi che negli interventi operativi. La medicina difensiva comporta una serie di problemi che ricadono sui pazienti con esami spesso inutili e costosi - talvolta pericolosi perché invasivi - ma in gran parte anche sul Ssn”.

Un tema strettamente correlato alle liste d’attesa: “Al consiglio dei ministri - ha aggiunto il ministro - abbiamo approvato un decreto legge per abbreviare le liste d’attesa. Al di là dell’intervento normativo bisogna considerare, però, che le liste sono lunghe perché vengono prescritti esami che potrebbero essere evitati, somministrati per pura cautela dai medici”.

Poi un passaggio sull’importanza della consulenza specialistica: “La commissione d’Ippolito, seguendo le mie indicazioni, è intervenuta sul ruolo del consulente tecnico, prevedendo che ci sia una adeguata competenza professionale rispetto al medico che deve essere giudicato. Sono stati anche opportunamente previsti una rotazione e un rigido criterio di selezione dei consulenti. Abbiamo visto processi andati male perché la consulenza è stata affidata ad un medico generico, mentre la consulenza specialistica è fondamentale”.

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