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La formazione medica post laurea in Italia è a un bivio. Da un lato, la carenza di personale medico e sanitario, acutizzata dalla pandemia di Covid, rischia di mettere in ginocchio il nostro Ssn. Dall'altro, l'aumento esponenziale delle immatricolazioni alle facoltà di medicina e chirurgia, senza un adeguato incremento dei posti di specializzazione, rischia di creare un esercito di medici senza futuro.
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Venerdì 31 MAGGIO 2024
“Stop al monopolio delle Università. La formazione medica e sanitaria post laurea è emergenza nazionale”. La road map Anaao
Trasformare i medici e i sanitari in formazione da studenti a lavoratori con un vero contratto; creare una rete di ospedali di apprendimento; rafforzare il ruolo del tutor; definire in maniera chiara le attività pratiche che ogni specializzando deve acquisire; potenziare la formazione teorica a distanza; retribuzione crescente in base alle competenze; e creare un sistema di certificazione delle competenze in tempo reale. Questi, per Anaao, i cardini per una riforma strutturale radicale del sistema di formazione medica post laurea. IL DOCUMENTO
“Il sistema è in affanno - afferma con preoccupazione il Segretario Nazionale Anaao Assomed, Pierino Di Silverio -. Le Università, con il loro monopolio sulla formazione specialistica, non riescono a garantire una formazione di qualità all'intera generazione di futuri specialisti. Il sistema attuale è basato su un inquadramento anacronistico: i medici in formazione sono considerati studenti e non lavoratori, con tutte le conseguenze negative in termini di tutele, retribuzioni e diritti”.
“Serve quindi una svolta epocale: per questo l’Anaao Assomed - annuncia Di Silverio - propone una riforma strutturale radicale del sistema di formazione medica post laurea in 7 punti:
- Contratto di lavoro: trasformare i medici e i sanitari in formazione da studenti a lavoratori, con un vero contratto di lavoro dipendente, a tempo determinato e a scopo formativo, fin dal primo anno.
- Ospedale di insegnamento: creare una rete di ospedali di apprendimento ("Learning Hospital") dove i futuri specialisti possano acquisire competenze pratiche attraverso un percorso formativo strutturato e supervisionato da tutor qualificati.
- Tutoraggio: rafforzare il ruolo del tutor, figura chiave nel percorso formativo dello specializzando.
- Competenze chiare e certificate: definire in maniera chiara e puntuale le attività pratiche che ogni specializzando deve acquisire durante il percorso di formazione, con certificazione telematica delle competenze acquisite.
- Formazione teorica e pratica continua: potenziare la formazione teorica a distanza, con l'utilizzo di piattaforme digitali e l'obbligo di partecipazione a corsi di aggiornamento continuo.
- Retribuzione crescente in base alle competenze fornite con l’introduzione di un sistema retributivo crescente, con incrementi automatici anno dopo anno;
- Certificazione delle competenze: creare un sistema di certificazione delle competenze in tempo reale, basato su un libretto formativo elettronico nazionale e su certificatori terzi sotto un nuovo Osservatorio Nazionale della Formazione medico specialistica con una composizione più rappresentativa e un ruolo più attivo.
L’Anaao Assomed rifiuta la teoria del “destino manifesto” che "condanna i medici ospedalieri a cedere spazi e competenze alle Università per rifugiarsi nella riserva di un Ssn povero e per i poveri, lasciando ad altri le magnifiche e progressive sorti della formazione e della didattica e della assistenza nei settori ad alta specializzazione. Con la forza della ragione continueremo a contrastare le ragioni della forza, per meglio rispondere all’interesse dei cittadini e alla valorizzazione delle professionalità che operano all’interno del Ssn".
“La riforma proposta dall'Anaao Assomed – conclude Di Silverio - è ambiziosa, ma necessaria per garantire un futuro al nostro Servizio Sanitario Nazionale. Solo con una formazione di qualità e un sistema di reclutamento efficiente potremo avere i medici e sanitari di cui il nostro Paese ha assoluto bisogno".
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