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Mercoledì 29 MAGGIO 2024
Sciopero della Uil Fpl Lombardia contro i tempi massimi per le visite 

Il 31 maggio gli specialisti ambulatoriali interni, gli odontoiatri e altri professionisti aderenti alla Uil Fpl incroceranno le braccia contro la Delibera di Giunta del 22 aprile che, contro le liste d’attesa, introduce, tra le altre cose, tempi massimi per ogni prestazione. “Rischia di compromettere gravemente l'efficacia delle prestazioni verso gli utenti e di mettere sotto stress i Medici responsabili dell'erogazione dei servizi”, dice il sindacato.

I professionisti sanitari della Uil Fpl Lombardia sciopereranno il 31 maggio per “dare dignità al paziente” e per “un Ssn giusto, efficace e di qualità”. Ad annunciarlo è la Uil Fpl Lombardia, per voce dei suoi rappresentanti Domenico Bruno Buggè, del Terminale Associativo Regionale Specialisti Ambulatoriali Uil Fpl Lombardia, e Salvatore Monteduro, segretario confederale UIL Lombardia. Al centro della protesta, la Delibera di Giunta Regionale della Lombardia n. XII / 2224 del 22 Aprile 2024 che, contro le liste d’attesa, introduce, tra le altre cose, tempi massimi per ogni prestazione sanitaria.

Una soluzione nei confronti della quale il sindacato esprime “profonda preoccupazione” in quanto “rischia di compromettere gravemente l'efficacia delle prestazioni verso gli utenti e di mettere sotto stress i Medici responsabili dell'erogazione dei servizi. È inimmaginabile considerare che in soli 20 minuti si possa eseguire una prima visita di qualsiasi specialità, come oculistica, dermatologica, cardiologica, ecc”.

La proclamazione dello stato di agitazione prima, e dello sciopero poi, per il sindacato è “un atto necessario per difendere la qualità dell'assistenza sanitaria e per garantire che le decisioni adottate rispettino gli standard etici e professionali. Pertanto, esortiamo la Regione Lombardia a considerare attentamente le nostre preoccupazioni e a lavorare con noi per trovare soluzioni che affrontino efficacemente le liste di attesa senza compromettere la qualità delle prestazioni sanitarie”.

Lo sciopero segue anche il fallimento del tentativo di conciliazione tra il sindacato e la Regione nell’incontro del 16 maggio scorso.

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