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Lunedì 20 MAGGIO 2024
Medicina. Borse di studio e posti banditi aumentati negli anni, ma calano le assegnazioni
L’assessore Riccardi rende noti i dati sulle borse di studio per i mmg e specializzandi, che negli anni sono sempre aumentate. Nel tempo però sono aumentati anche gli abbandoni, sottolinea il consigliere dem Nicola Conficoni: “Le difficoltà sotto gli occhi di tutti e stanno rendendo il sistema sanitario sempre meno attrattivo, con i conseguenti problemi di reclutamento”.
Le borse di studio per i medici di medicina generale bandite dalla Regione sono state significativamente aumentate dal 2018, passando da 20 fino a 57, così come dal 2018 al 2023 si registra un trend in crescita del 120 per cento dei posti banditi da Regione e Mur, cui però corrisponde un trend in calo delle assegnazioni, dal 100 per cento del 2018 al 59 per cento del 2023. I dati sono stati resi noti dall'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi.
Per quanto riguarda in particolare la formazione di medici di medicina generale, le borse di studio sono state stabilmente 40 dal 2018 a oggi, mentre da 20 che erano nel 2017, con 17 all'anno in più finanziate dal PNrr nei trienni dal 2021-2024.
Gli iscritti sono stati rispettivamente 39 nel triennio 2018 - 2021, 35 nel triennio 2019-2022, 39 nel triennio2020-2023, 49 nel 2021-2024, 35 nel 2022-2025, e 26 nel 2023-2026. Riferisce sempre Riccardi.
In riferimento alle specializzazioni, come è stato evidenziato dall'assessore, “il quadro presenta settori che hanno perso e altri che hanno conquistato appetibilità. Fra questi ultimi, con la copertura totale dei posti banditi, si segnalano chirurgia maxillo facciale, endocrinologia, malattie dell'apparato cardiovascolare, neurologia, pediatria e psichiatria. Le specializzazioni che hanno perso attrattività sono invece patologia clinica, malattie infettive e tropicali, medicina di emergenza e urgenza medicina interna, con un posto su due non assegnato per chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, ematologia e urologia e una vacanza addirittura totale per microbiologia e virologia”. Conclude l’assessore Riccardi Riccardo.
A dire la sua riferendosi ai numeri esposti dall’Assessore Riccardi è il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), che tira in ballo due fatti, come molte borse di studio non sono state assegnate e come sono cresciutigli gli abbandoni.
“Le difficoltà sotto gli occhi di tutti e stanno rendendo il sistema sanitario sempre meno attrattivo, con i conseguenti problemi di reclutamento. La situazione sta peggiorando ulteriormente, ma la Regione non fa nulla di concreto per superare la scarsa partecipazione ai corsi di formazione per nuovi medici e infermieri”. Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd).
“I numeri forniti dall’assessore Riccardi – prosegue il consigliere Dem – sono indubbiamente preoccupanti. È inutile vantare un aumento dei posti in aumento se i corsi per aspiranti medici di famiglia e infermieri sono ben lungi dall’essere esauriti, con il 40% delle borse studio offerte agli specializzandi che non vengono nemmeno assegnate e con abbandoni in crescita. Di fronte a questa situazione, però, l’assessore Riccardi resta a guardare e anzi continua a vantare una dotazione pro capite di medici e infermieri superiore alla media nazionale. Una narrazione non veritiera dalla diversa quota di sanità privata presente nelle altre regioni, che si scontra con una realtà fatta di tagli ed esternalizzazioni per carenza di personale, aggravata dalla fuga dalle aziende sanitarie di 2.100 dipendenti negli ultimi quattro anni. Per arginare il fenomeno abbiamo proposto di riconoscere un premio di fedeltà agli operatori che volontariamente si impegnano a restare 5 anni nel servizio pubblico, che ancora stiamo aspettando”.
L’assessore Riccardi comunque nei giorni scorsi ha incontrato i vari Rettori delle varie università friulane dove gli stessi Rettori si sono impegnati assieme alla politica di fare di più per una riprogrammazione a rialzo per la sanità in Friuli Venezia Giulia.
Endrius Salvalaggio
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