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Venerdì 19 APRILE 2024
Nursing Up Trento: “Dipendenti della Provincia privilegiati rispetto agli operatori sanitari”
Diseguaglianze scritti nei contratti dei sanitari e dei dipendenti provinciali, denuncia il coordinatore Nursing Up Trento, Cesare Hoffer: “Stiamo parlando della pensione integrativa per i provinciali totalmente a carico della provincia, mentre per i sanitari il 50% è a carico del dipendente e il restante a carico di Apss, così come l’erogazione del Tfr è previsto che avvento entro 90 giorni per i provinciali contro i 27 mesi per i sanitari”. I DOCUMENTI
C’è disparità fra l’erogazione del trattamento di fine rapporto dei dipendenti a capo della Provincia Autonoma di Trento rientranti al contratto degli Enti Locali, rispetto ai dipendenti sanitari. Le disparità sono più d’una e a renderle note è il coordinatore Nursing up Trento, Cesare Hoffer, che dai dati forniti toccano due punti importanti, ovvero che la liquidazione sul Trattamento di fine rapporto per i provinciali avviene soli dopo 3 mesi dalla cessazione dal servizio, mentre per i dipendenti Apss la liquidazione è prevista dopo 27 mesi e per chi aderisce alla pensione integrativa per i sanitari è a carico l’1 per cento al lavoratore e l’1 per cento a carico dell’azienda sanitaria, mentre per i dipendenti che rientrano al contratto degli Enti Locali è totalmente a carico della provincia per il 2 per cento.
Questa differenza la si può leggere dal verbale allegato di sottoscrizione E/9recante la disciplina che riguarda il trattamento fine rapporto per gli CCPL, di anticipazione, previdenza complementare comparto autonomie locali del 2018 di cui la parte che riguarda la disciplina del trattamento di fine rapporto recita nella parte A, art. 1: alla concessione del Tfe ovvero del Tfr. a carico dell’Ente, si provvede entro 90 giorni dalla cessazione. In caso di ritardo sono computati interessi moratori nella misura del tasso legale. Tale disciplina non si applica nel caso di rideterminazioni successive dei predetti trattamenti. Alla rideterminazione non si provvede per importi lordi fino a Euro 20,00.
“Alla politica chiediamo pertanto di applicare anche ai dipendenti dell'Azienda sanitaria le stesse modalità di liquidazione del Tfr previste per il personale della Provincia e degli Enti Locali - dice Cesare Hoffer - con l'erogazione dell'intera somma entro tre mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, che ancora oggi ai sanitari si applicano la norma nazionale dei 27 mesi”.
Per ciò che riguarda invece la pensione integrativa, e per tutti coloro che la sottoscrivono in modo volontario, per i sanitari la misura del versamento mensile è dell’1 per cento a carico del lavoratore e dell’1 per cento a carico di Apss. Per chi appartiene al contratto degli Enti Locali ciò che toccherebbe al dipendente è assunto a carico dell’Ente per cui lavora. Per cui un dipendente provinciale si trova un 2 per cento pagato totalmente dalla Provincia.
Infatti, sempre dallo stesso verbale allegato di sottoscrizione E/9recante la disciplina che riguarda il trattamento fine rapporto per gli CCPL all’articolo 2 sulle Contribuzione riporta: che il contributo per la previdenza integrativa a carico del dipendente è assunto a carico dell’ente datore di Lavoro.
“Stiamo parlando di una norma che doveva essere transitoria – spiega Nursing Up Trento - ma che per qualche motivo in Provincia è rimasta tale. Se facciamo la somma di tutte le doglianze che i sanitari debbono ogni giorno reggere sommate da queste diseguaglianze, o privilegi per altri, perché di questo stiamo parlando, diventa sempre più difficile lavorarci. Quel 2per cento del versamento sulla pensione integrativa totalmente a carico all’azienda farebbe comodo a chiunque.
“Avevamo già richiesto di poter parificare i trattamenti nel precedente contratto ed ora, con l’inizio del rinnovo contrattuale 2022-2024, continueremo a sollecitare la politica perché realizzi in tempi brevi le azioni necessarie per dare finalmente pari diritti e dignità ai dipendenti Apss, rispetto a quelli provinciali, che allo stato attuale sono invece privilegiati”, conclude Hoffer.
Endrius Salvalaggio
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