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Giovedì 18 APRILE 2024
Ospedale di Perugia: consolidato il Progetto “Cingolo” di gestione dei posti letto  

Partita a novembre 2023, la nuova riorganizzazione prevede che ciascun reparto metta ogni mattina a disposizione del Ps il 10% dei propri posti letto. “Prima non vi era una regolamentazione, i posti letto si saturavano velocemente. Oggi vi è un continuo turn over e la parola “cingolo” sta proprio ad indicare quel meccanismo di dimissione e ricovero continuo su posti liberi già dalla mattina”, spiega il Direttore sanitario Arturo Pasqualucci.

E’ partito in via sperimentale nel mese di novembre 2023 presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia il progetto denominato “Cingolo”, mirato alla gestione sistematica dei posti letto nel dipartimento di area medica. IOl sistema oggi si sta consolidando, continuando a mostrare la sua efficacia. La nuova riorganizzazione interna, spiega l’Ao in una nota, consiste nella gestione sistematica del flusso dei pazienti urgenti, quindi acuti, che accedono al Pronto Soccorso quotidianamente e che hanno bisogno subito di un posto letto nelle strutture di medicina.

Con una logica organizzativa programmata ciascun reparto/struttura mette ogni mattina a disposizione del Pronto Soccorso il 10% dei propri posti letto (circa 25 posti letto totali) e così facendo i pazienti acuti che accedono in Pronto Soccorso hanno la certezza di essere ricoverati in una camera dedicata per la patologia valutata. Dall’altro lato il Pronto Soccorso gestisce gli accessi urgenti in maniera organizzata e puntuale affinché la persona riceva il ricovero più appropriato in base al grado di urgenza rilevato impegnandosi a rispettare il numero dei posti letto assegnato.

Alla base del progetto “cingolo” vi è la letteratura scientifica nazionale che stima quel 10% di disponibilità giornaliera di posti letto da dedicare all’area medica su calcoli basati sullo studio dei flussi di ricovero urgenti negli ultimi dieci anni.

Figure sanitarie fondamentali nella nuova modalità di lavoro sono il bed manager e gli infermieri di “raccordo” che prestano servizio al Pronto Soccorso. Il bed manager è il sanitario facilitatore tra la domanda e l’offerta di posti letto per acuti, è colui che raccoglie il fabbisogno del Pronto Soccorso insieme agli infermieri di raccordo, e si interfaccia con i reparti/strutture per organizzare al meglio la camera e il posto letto in base alla patologia tempo dipendente della persona; per 365 giorni all’anno, dalle ore 8.00 alle ore 21.00.

La supervisione settimanale dell’andamento dei flussi di ricovero è effettuata dalla Direzione sanitaria, insieme ai professionisti delle strutture, del Pronto Soccorso e della Direzione medica.

“In questi sei mesi – commenta Arturo Pasqualucci, direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia – abbiamo rilevato numerosi vantaggi per i cittadini nell’attuazione del progetto, in primis la quasi totale assenza durante la giornata di posti letto aggiuntivi nelle corsie. Prima non vi era una regolamentazione, i posti letto si saturavano velocemente e talune volte i pazienti venivano appoggiati momentaneamente nelle corsie prima che la stanza si liberasse. Oggi, invece, vi è un continuo turn over organizzato dei posti letto nelle medicine e la parola “cingolo” sta proprio ad indicare quel meccanismo di dimissione e ricovero continuo su posti liberi già dalla mattina. Il fenomeno del sovraffollamento si è molto ridotto e stiamo lavorando per perfezionare il sistema”.

“Per una degenza conoscere a priori il numero di pazienti che arrivano dal Pronto Soccorso è fondamentale per organizzare al meglio il lavoro in corsia, – continua Pasqualucci – infatti un altro vantaggio è quello di avere una degenza virtuosa, con attività clinico-assistenziali mirate a soddisfare il bisogno urgente di salute della persona. L’attuazione del progetto, ormai rodato, è stata possibile grazie alla grande collaborazione dei professionisti sanitari, sia personale medico che infermieristico, che voglio pubblicamente ringraziare per aver cambiato il loro modo di lavorare e aver generato un clima partecipativo e di confronto, aperto alle innovazioni organizzative proposte”.

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