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Mercoledì 17 APRILE 2024
Aborto. Ass. Coscioni: “Associazioni di volontariato nei consultori già previste da legge 194” 

Sono comunque utili gli emendamenti al Pnrr di cui si discute in questi giorni per favorire consultori che stanno scomparendo, hanno sottolineato Filomena Gallo e Mirella Parachini dell'Associazione Coscioni

“Davanti al clamore suscitato dall’emendamento al decreto Pnrr di cui si discute in questi giorni è bene ricordare che la legge 194, all’articolo 2, già prevede il coinvolgimento del volontariato all’interno dei consultori (“I consultori sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita”). Era dunque davvero necessario presentare un “nuovo” emendamento per far applicare una legge in vigore da 46 anni? Se questo fosse stato il vero scopo, allora sarebbero davvero tanti, forse troppi, gli emendamenti necessari per rendere effettive tutte le parti ad oggi disapplicate della legge 194. In primis, di garantire l'erogazione delle prestazioni senza interruzione di servizio e con la disponibilità della RU 486 in tutte le strutture.

È quanto dichiarano Filomena Gallo, avvocata segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni e Mirella Parachini, ginecologa e vice segretaria dell’Associazione Luca Coscioni”

“Sarebbe piuttosto utile presentare degli emendamenti all’interno del Pnrr per favorire l’esistenza dei consultori che invece nel nostro Paese sono sotto finanziati e stanno scomparendo. Con l’Associazione Luca Coscioni ci battiamo oltre che per ottenere una applicazione della legge 194 uniforme in tutte le regioni anche per rivederne le parti che creano le maggiori criticità, senza illuderci che quella che abbiamo è la migliore che possiamo avere. In questa direzione vanno le nostre proposte, che, con la costituzione di un intergruppo parlamentare ha presentato alcune proposte di modifica delle parti della legge che mostrano le più evidenti ed urgenti criticità, sulla base dell’esperienza applicativa e abbiamo promosso una Petizione al Parlamento affinché siano attuati tutti gli strumenti per il rispetto della legge, il miglioramento e la conoscenza dei dati in forma aperta”.

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