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Martedì 27 NOVEMBRE 2012
Authority. Danone, Colussi e Galbusera multate per pubblicità ingannevole
Slogan pubblicitari con promesse salutiste che confondono il consumatore, fuorviandolo da acquisti consapevoli tra i banconi del supermercato. Con questa motivazione l'Agcm ha sanzionato questi colossi alimentari comminando sanzioni per un importo complessivo di 340mila euro.
Yogurt con il “50% del fabbisogno di calcio quotidiano raccomandato”, biscotti e cracker meno grassi e “più leggeri”. Sono questi gli slogan pubblicitari con promesse salutiste che, secondo il giudizio dell’Antitrust, confondono il consumatore, fuorviandolo da acquisti consapevoli. Ad affermarlo l'Autorità Garante della concorrenza e del mercato (Agcm) che ha multato alcuni colossi alimentari come Danone, Colussi, Galbusera per pubblicità ingannevole e pratiche commerciali scorrette, comminando sanzioni per un importo complessivo di 340 mila euro.
A finire sotto la lente di ingrandimento del Garante, lo yogurt Danaos prodotto dalla Danone, che indurrebbe all'acquisto i consumatori particolarmente preoccupati della carenza di calcio nella propria dieta alimentare, promettendo di coprire il 50% del fabbisogno quotidiano. Proprio questo fabbisogno, però, come ha sottolineato l’Agcm, varia a seconda delle fasce di età. L’autorità Garante ha deciso di comminare alla Danone una multa da 180 mila euro, in quanto la pubblicità del prodotto “è in grado di falsare le scelte economiche di una fascia di consumatori sensibili alle tematiche salutistiche, particolarmente attente alle opportunità di risolvere con un alimento, la carenza di calcio paventata”.
Altrettanto ingannevoli sono state giudicate le informazioni nutrizionali indicate per alcuni cracker e biscotti della Galbusera, multata con una sanzione da 60mila euro. Secondo il Garante, viene assicurata una inferiore quantità percentuale di grassi senza indicare però il termine di raffronto utilizzato. Le relative campagne promozionali ingenerano “l'idea che i prodotti reclamizzati abbiano, quanto a contenuto in grassi, una portata nutrizionale inferiore a quella effettiva”, traendo in inganno il consumatore.
Infine, è stata sanzionata con una multa da 100mila euro la Colussi, anche in questo caso per avere diffuso messaggi pubblicitari con vanti nutrizionali di tipo comparativo mancanti delle tabelle analitiche di raffronto. Prodotti che espongono diciture quali “meno grassi” e “con meno grassi saturi”, denominazione di specifiche linee di prodotti “in grado di confondere il consumatore e quindi di falsarne in misura apprezzabile il comportamento economico”.
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