quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Giovedì 04 APRILE 2024
Tariffe assistenza specialistica. Icardi (Piemonte): “Bene proroga del ministero, ora si lavori alla revisione”
Per l'assessore ci sono “numerose criticità” insite nel nuovo tariffario, che riguardano “non solo di problemi di carattere informatico-procedurale, ma anche di importo nella valorizzazione delle tariffe”. Il tariffario nazionale “ha effetti anche sulla struttura dell’offerta sanitaria, un’offerta che in Piemonte desideriamo difendere e valorizzare in tutte le sue forme”.
Bene, per l’assessore alla Salute della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi, il decreto emanato il 29 marzo dal ministero della Salute per la proroga al 1 gennaio 2025 dell’entrata in vigore delle tariffe di assistenza specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica. Proroga ottenuta grazie alla richiesta delle Regioni (Commissione Salute del 25 marzo), volta a traguardare, da un lato, tutti gli adempimenti informatici del caso, ma anche, come indicato espressamente nel decreto, a “valutare una più ampia revisione delle medesime tariffe, assicurando nel contempo una graduale transizione al nuovo tariffario”.
“Dall’estate 2023 – osserva Icardi in una nota-, la Regione Piemonte ha più volte rappresentato in Commissione Salute e al Ministero le numerose criticità insite nel nuovo tariffario. Tali problematiche sono state da me nuovamente richiamate nell’incontro con il Ministero della Salute del 25 marzo. Si tratta, come noto, non solo di problemi di carattere informatico-procedurale, ma anche di importo nella valorizzazione delle tariffe. Ringrazio il ministro Schillaci per la disponibilità manifestata nel concedere la proroga e assicuro, da parte della mia Regione, la più ampia disponibilità all’analisi tecnica della valorizzazione delle prestazioni di cui al nuovo tariffario, affinché questi nove mesi consentano anche la correzione di eventuali errori”.
“La Regione Piemonte – aggiunge Icardi - non si è mai sottratta alle richieste delle categorie produttive: il tariffario nazionale ha effetti anche sulla struttura dell’offerta sanitaria, un’offerta che in Piemonte desideriamo difendere e, come da programma del centro destra, valorizzare in tutte le sue forme, in quanto sempre più utile a soddisfare le numerose richieste dei nostri assistiti”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA