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25 NOVEMBRE 2012
Tossicodipendenze. Richieste di cura in aumento. Ma le risorse sono sempre di meno
Gli accessi ai Sert sono cresciuti del 23% negli ultimi 5 anni. Le strutture sono sempre più vecchie e il personale scarseggia. In aumento anche le aggressioni agli operatori. Non c'è più solo droga: crescono alcol e dipendenza da gioco. Un'indagine della Cgil tra il personale dei Sert.
Ha in media 47 anni, è prevalentemente donna, con 12 anni di anzianità di servizio specifico e una laurea nel 53,5% dei casi. Questo l’identikit degli operatori dei Sert italiani secondo un’indagine promossa dalla Fp Cgil nazionale su 917 operatori di 159 Sert con sede in 16 Regioni e 114 responsabili di Sert provenienti da 15 Regioni per fotografare la realtà dei servizi assistenziali per le dipendenze in un contesto in cui cresce sempre di più il fenomeno e l’abuso non solo di alcol e sostanze, ma anche di altre forme di dipendenza a cominciare da quella del gioco.
È infatti in questo ultimo ambito che tra il 2005 e il 2010 si è registrato l’incremento più alto di utenti, il 691,8% in più a fronte di un incremento generale di accessi cresciuto in 5 anni del 23% circa. Ad aumentare anche le persone con problemi di alcol (60,0%) e cocaina (57,9%), a fronte di un incremento del personale che nello stesso periodo è stato solo del 7,2% e nel 48% dei casi con contratto di lavoro precari: di conseguenza solo i 2/3 dei professionisti dei Sert che sono usciti sono stati sostituiti con lavoratori a tempo indeterminato.
Ma a peggiorare non sono solo i contratti di lavoro. Gli operatori, infatti, denunciano la carenza di risorse, gli organici sufficienti a rispondere ai bisogni, le strutture fatiscenti e gli spazi ridotti. E così, cresce la demotivazione tra il personale (come accennato in prevalenza femminile tranne che tra i medici e gli amministrativi, rappresentanti da uomini rispettivamente per il 51 e 50%).
In questo contesto, circa l’80% degli intervistati dichiara che i carichi di lavoro sono aumentati negli ultimi 3 anni e che aumenteranno anche negli anni a venire. La percezione dell’aumento del carico di lavoro è più contenuta nei Sert più piccoli. A detta dei responsabili dei Sert, negli ultimi 5 anni, l’aumento dei carichi di lavoro si è avuto in primo luogo nelle attività di cura (il 59,8%), seguite da quelle di prevenzione (42,5%), mentre per le attività di riabilitazione prevale la quota di coloro che ritengono che siano rimaste invariate. Il 25,7% dei responsabili ha riportato che le attività di prevenzione, in questi ultimi 5 anni, sono diminuite.
La disaggregazione del dato per area geografica ha evidenziato un incremento soprattutto delle attività di cura nei Sert del Sud, avvertito per quasi l’80% dei responsabili, a fronte di percentuali che si attestano sul 30% al Nord e sul 54% al Centro; e un incremento consistente, sempre nel Sud, segnalato da quasi il 56% dei responsabili, delle attività riabilitative, a fronte di percentuali nettamente più contenuto per i sert delle altre due aree geografiche.
Ma nei Sert si vive anche la paura di essere aggrediti o minacciati. L’11,4% degli operatori intervistati dall Fp Cgil ha infatti dichiarato dia vere subito aggressioni (una o più volte), tentate aggressioni il 22,5% degli operatori, minacce il 53,2% degli intervistati. Al Sud è più frequente la manifestazione di intemperanze da parte degli utenti (oltre il 18% degli operatori del Sud ha dichiarato di aver subito aggressioni una o più volte) a fronte di percentuali nettamente inferiori riscontrate nelle altre due aree geografiche.
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