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Lunedì 25 MARZO 2024
Dl Semplificazioni. Onotri (Smi): “Eliminare il peso burocratico dal lavoro dei medici”

"Sia pienamente riconosciuta, dal punto di vista clinico, la modalità di televisita. Riteniamo, infatti, che ai fini  certificativi la televisita configuri tutti gli elementi che conferiscono alla certificazione il requisito della veridicità e della validità. Ci battiamo, inoltre, affinché sia consentito  ai cittadini italiani l’autocertificazione dei primi tre giorni di malattia", spiega il Segretario Generale dello Smi.

Sburocratizzare la medicina generale, valorizzare la telemedicina per le visite a distanza e l’ autocertificazione dei primi tre giorni di malattia, questi sono i gli obiettivi sui quali i medici si stanno battendo", così Pina Onotri, Segretario Generale dello Smi in concomitanza del prossimo varo del Dl Semplificazioni da parte del Consiglio dei Ministri.

"Da molto tempo ormai abbiamo predisposto e sottoposto emendamenti, bozze di proposte di legge a diversi parlamentari; i nostri testi hanno individuato norme affinché sia pienamente riconosciuta, dal punto di vista clinico, la modalità di televisita. Vogliamo ribadire che la televisita costituisce, pienamente, quel diretto contatto tra il medico e il paziente richiedente, consentendo la verifica diretta da parte del medico delle condizioni di salute, il rilievo obiettivo e quello anamnestico cui il certificato fa riferimento. Riteniamo, infatti, che ai fini certificativi la televisita configuri tutti gli elementi che conferiscono alla certificazione il requisito della veridicità e della validità".

"Ci battiamo, inoltre, affinché sia consentito ai cittadini italiani l’autocertificazione dei primi tre giorni di malattia in sostituzione delle tradizionali certificazioni richieste, mediante apposite dichiarazioni sottoscritte firmate che attestano la malattia, così come avviene in altri paesi europei. Riteniamo che queste due misure possano essere utili a ridurre lo stress di molte strutture sanitarie territoriali e ospedaliere, costrette a rispondere a pratiche amministrative e non sanitarie. Due opportunità da non perdere".

"Intendiamo porre rimedio, in questo modo, al disagio dei medici, in particolare dei medici di medicina generale rispetto all’enorme richiesta di certificazione per malattia di cui sono investiti, sia in periodi caratterizzati dal picco influenzale stagionale che in quelli della circolazione del virus Sars COV-2, nonché di altre virosi stagionali. L’enorme richiesta di certificazioni per malattia, inoltre, provoca un overbording dei presidi sanitari, sia ospedalieri che territoriali (tra l’altro già in sofferenza per carenza di personale), che fa da barriera all’accesso dei pazienti che necessitano di assistenza medica", conclude Onotri.

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