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Mercoledì 20 MARZO 2024
Appropriatezza nell’uso dei dispositivi medici. Un referente in ogni ospedale della Toscana 

L’esperto lavorerà all’interno dei servizi farmaceutici, con il supporto della direzione sanitaria, e avrà il compito di garantire appropriatezza ed adeguatezza nell’utilizzo di protesi, strumenti e materiali utili per diagnosi, la prevenzione, il controllo, la terapia e l’attenuazione di una malattia.

Un referente dei dispositivi medici sarà presente in ogni presidio ospedaliero.

Questa la novità contenuta nella delibera presentata dall’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini, ed approvata dalla giunta nei giorni scorsi. L’esperto, spiega una nota, lavorerà all’interno dei servizi farmaceutici, con il supporto della direzione sanitaria, e avrà il compito di garantire appropriatezza ed adeguatezza nell’utilizzo di protesi, strumenti e materiali utili per diagnosi, la prevenzione, il controllo, la terapia e l’attenuazione di una malattia.

“Si tratta di un settore in forte evoluzione e caratterizzato da un alto tasso di innovazione e con una complessità tecnologica sempre maggiore, che rappresenta uno dei principali elementi di incremento della spesa sanitaria – spiega Bezzini -. Da qui la necessità di dotarsi di un nuovo modello organizzativo, che coinvolga tutto il percorso che riguarda i dispositivi medici, dall’acquisto alla conservazione e utilizzo, così da rispondere ad un’offerta di mercato in forte crescita”.

Al referente spetterà monitorare l’appropriatezza nell’utilizzo dei dispositivi, per un impiego coerente ed omogeneo in tutta la regione. La figura avrà un ruolo centrale nel miglioramento dell’efficienza dei processi di gestione e si confronterà mensilmente con il settore regionale di competenza al fine di valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Altra novità riguarda il tracciamento dei dispositivi. I dispositivi medici saranno tracciati in tutti i loro utilizzi, chirurgici e di altro tipo, come già avviene per i farmaci, al fine di meglio determinare il valore clinico e il fabbisogno per il sistema sanitario pubblico.

Il piano individua inoltre interventi per la gestione dei dispositivi in modalità in conto deposito e su richiesta del paziente, sul monitoraggio sulla spesa e sui consumi oltre a fornire indicazioni specifiche sulla gestione dei dispositivi diagnostici in vitro e sulla gestione dei dispositivi erogati sul territorio.

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