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La convenzione dei farmacisti attende di essere rinnovata da 26 anni. Oggi appare urgente più che mai procedere al rinnovo non solo per ridare sostenibilità economica al settore, adeguando il contratto a una realtà completamente diversa, ma soprattutto per sancire il ruolo sanitario e di prossimità che la farmacia ha acquisito in oltre due decenni. Ne hanno parlato Andrea Mandelli, presidente della Fofi, e Marco Alparone, Presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità, intervistati dalla giornalista Marzia Caposio nel nuovo Farma Talk di Fofi Live, dopo il primo step che apre alla nuova stagione contrattuale per il rinnovo del contratto collettivo del comparto della Sanità, triennio 2022-24. Il 7 marzo è stato infatti approvato l'atto di indirizzo del comparto Sanità da parte del Comitato di settore e si attende a breve il capitolo finale con la nuova convenzione.
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Lunedì 11 MARZO 2024
Farma Talk #5: Rinnovo della convenzione dopo 26 anni. Ripartire dai nuovi ruoli della farmacia
Ne hanno parlato Andrea Mandelli, presidente della Fofi, e Marco Alparone, Presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità dopo il primo step che apre alla nuova stagione contrattuale per il rinnovo del contratto collettivo del comparto della Sanità, triennio 2022-24. Il 7 marzo è stato infatti approvato l'atto di indirizzo del comparto Sanità da parte del Comitato di settore e si attende a breve il capitolo finale con la nuova convenzione
“Vent'anni fa - ha detto Mandelli - eravamo in un momento nel quale questa professione, anche sotto il profilo normativo, si stava mortificando. Oggi siamo davanti a una stagione in cui questa diventa una professione che costruisce futuro, costruisce quel futuro fatto di prossimità. Perché i farmacisti hanno dimostrato di essere il terminale della prossimità e l'hanno fatto quotidianamente con il loro lavoro. Un giovane che si avvicina alla nostra professione sa che è una professione che guarda al futuro perché ha una serie di opportunità. Pensate a tutto il tema dell'aderenza terapeutica alla prevenzione. Pensate alla telemedicina, pensate a tutto quello che è legato al mondo del farmaco, ma che non è farmaco perché prima di tutto è esito di salute”.
“Questa è una categoria di donne e di uomini - ha aggiunto Alparone - che ha segnato la storia, il presente e anche il futuro. E lo dico con l'orgoglio di appartenervi. Questa categoria ha saputo interpretare i bisogni dei cittadini, lo ha saputo fare al meglio e lo ha saputo fare rinnovandosi. L'idea di un nuovo contratto, di un nuovo accordo che rimette al centro le farmacie e i farmacisti rispetto a quello che è la professione oggi, va nella direzione di supportare soprattutto quella che sarà la professione domani”.
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