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Gentile direttore, Questa nomina si intreccia anche con la strana e pericolosa confusione tra i due Dipartimenti Ministeriali della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie e quello della salute umana, della salute animale e dell’eco sistema (One Health), e dei rapporti internazionali. Coglie chiunque ad una prima lettura delle diciture dei due Dipartimenti l’esistenza di una sovrapposizione notevole tra i due di compiti e temi. In definitiva, la “prevenzione” che è la cenerentola tra i LEA, sottofinanziata e più che trascurata dalla politica, si vede super rappresentata negli organigrammi ministeriali. In questo modo la declaratoria delle funzioni delle varie Direzioni Generali interne ai due Dipartimenti arriva a chicche come “prevenzione nella popolazione a rischio, con particolare riguardo ai programmi di screening”, incomprensibile e cervellotica funzione della Direzione Generale della Prevenzione interna all’omonimo (almeno in parte) Dipartimento. Forse, anzi senza forse, il SSN dovrebbe puntare sulla prevenzione e sulla promozione della salute come forma di tutela della salute più congeniale al nostro Paese, in enorme difficoltà con tutte le forme di tutela a contenuto più tecnologico e strutturale come dimostrato ad esempio dai ritardi nella telemedicina e dai disastri della edilizia sanitaria. Avere scelto per i due principali incarichi direttamente attinenti a quest’area (Presidenza dell’Istituto Superiore di Sanità e Direzione del Dipartimento della Prevenzione) figure tecniche di tutt’altra estrazione culturale non è un bel segnale. Lo spoil system può anche andare, ma non a tutti costi, specie se i costi poi sono i cittadini a pagarlo. Claudio Maria Maffei
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Mercoledì 06 MARZO 2024
Nomine e perplessità
la notizia data ieri da Qs della nomina della Dottoressa Mara Campitiello quale capo del Dipartimento della Prevenzione (la cui dicitura completa dovrebbe essere Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie), suscita qualche perplessità. La Dottoressa è infatti specialista in Ginecologia e Ostetricia, una disciplina fondamentale, ma “altra” rispetto ai contenuti dell’incarico. E’ vero che ogni nomina ad incarichi così significativi può suscitare perplessità, ma qua a colpire è “il metodo” che utilizza l’attuale Governo per assegnare gli incarichi principali di un Servizio Sanitario Nazionale in enorme crisi. “Il metodo” sembra prevedere che a prevalere siano le affiliazioni di ogni tipo e non le competenze “di merito”. Solo così si può spiegare un Professore Ordinario di Medicina Nucleare come Ministro e un Professore Ordinario Chirurgo come Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.
Coordinatore Tavolo Salute Pd Marche
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