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Venerdì 23 FEBBRAIO 2024
L’influenza prosegue la sua discesa. Ma negli ultimi 7 giorni colpite ancora 395 mila persone

L’incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) che si colloca nella fascia di bassa entità con un valore pari a 6,7 casi per mille assistiti (8,1 nella settimana precedente. L’incidenza è in diminuzione in tutte le fasce di età anche se maggiormente nei bambini sotto i cinque anni di età in cui si osserva un livello di incidenza di 20,9 casi per mille assistiti (25,5 nella settimana precedente). REPORT EPIDEMIOLOGICOREPORT VIROLOGICO

Nella settima settimana del 2024 diminuisce ancora l’incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) che si colloca nella fascia di bassa entità con un valore pari a 6,7 casi per mille assistiti (8,1 nella settimana precedente, dato aggiornato rispetto a quello diffuso la scorsa settimana a seguito dei ritardi di notifica). Scende anche la proporzione dei campioni positivi ad influenza sul totale dei campioni analizzati (7,6% vs 10,8%). Nella settima settimana del 2024 i casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 395.000, per un totale di circa 11.448.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. Lo affermano i bollettini della sorveglianza RespiVirNet pubblicati oggi.

Sorveglianza epidemiologica

L’incidenza è in diminuzione in tutte le fasce di età anche se maggiormente nei bambini sotto i cinque anni di età in cui si osserva un livello di incidenza di 20,9 casi per mille assistiti (25,5 nella settimana precedente)

Tutte le Regioni/PPAA, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale tranne la Basilicata che torna al livello di base. Sicilia e Sardegna le Regioni con più alta incidenza

Sorveglianza virologica

Tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano largamente prevalenti (97%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09.

Tra i campioni risultati positivi il 21% è positivo per SARS-CoV-2, il 17% per RSV, il 39% per influenza A, l’8% per Rhinovirus mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori.

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