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“La possibilità per i dirigenti medici, sanitari e i docenti universitari di medicina, di andare in pensione a 72 anni su base volontaria ma rinunciando all’attuale ruolo apicale la consideriamo sbagliata”. Così Pina Onotri Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani. “Ancora una volta – ha detto – non si mettono in discussione le politiche dei tetti di spesa in sanità che impediscono nuove assunzioni per il Ssn, mentre si aumenta l’età pensionabile a 72 anni per i medici dipendenti. Questa scelta non può rappresentare una soluzione. Vi sono oggettive difficoltà, infatti, per gli ultrasettantenni a sobbarcarsi di carichi di lavoro, ancora di più se consideriamo come si possa affrontare un tema così delicato, come la salute, affidandolo a persone che dopo una vita di lavoro dovrebbero essere, giustamente, in pensione. Per far fronte al bisogno di salute dei i cittadini non servono misure tampone che penalizzano ancor di più i medici, in fuga, ormai, dal Ssn per i carichi di lavoro insopportabili e per le retribuzioni non adeguate. Occorrono scelte strutturali per far forte alla grave carenza di medici del Ssn. Si varino misure urgenti per calcolare il fabbisogno nazionale di specialisti per le reali esigenze della popolazione e sulla tipologia della stessa popolazione che si deve assistere. Occorre delineare una programmazione seria da subito e non varare misure estemporanee e penalizzanti per il lavoro dei medici”.
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Giovedì 15 FEBBRAIO 2024
Milleproroghe. Onotri (Smi): “Sbagliata la norma che vede i medici andare in pensione a 72 anni”
“Ancora una volta non si mettono in discussione le politiche dei tetti di spesa in sanità che impediscono nuove assunzioni per il Ssn mentre si aumenta l’età pensionabile a 72 anni per i medici dipendenti. Questa scelta non può rappresentare una soluzione“ ha detto il Segretario generale del sindacato
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