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A 20 anni dalla sua approvazione, la legge 40 sulla fecondazione assistita presenta ancora molti divieti discriminatori che vanno contro il diritto alla salute e alcune libertà fondamentali sancite dalla nostra Costituzione. Per questo, durante una conferenza stampa tenuta oggi alla Camera dei deputati - informa una nota - l’Associazione Luca Coscioni ha fatto il punto sui divieti ancora in vigore e sulle azioni che, insieme alle persone, intende portare avanti per rimuoverli. Gli ultimi divieti ancora in vigore sono: quello che non consente di donare alla ricerca gli embrioni non idonei per una gravidanza, quello che impedisce di accedere alla procreazione medicalmente assistita (PMA) alle persone single e alle coppie dello stesso sesso, e quello di accedere alla gravidanza per altri (GPA). Ecco alcune testimonianze delle persone e le azioni intraprese per ogni divieto: “Sono trascorsi vent’anni dall’entrata in vigore della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, ma sono ancora tante le criticità presenti, oltre ai divieti ancora in vigore, che impediscono a molte persone di diventare genitori e fare famiglia, e a tante altre di beneficiare dei progressi della ricerca su patologie incurabili. Per questo chiediamo al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, di intervenire su alcuni aspetti che, nelle sue funzioni, potrebbe risolvere senza l’intervento del Parlamento. Chiediamo dunque di aggiornare i LEA con anche l’inserimento delle indagini diagnostiche sull’embrione e che sia previsto un rimborso spese per le donne che con un atto di solidarietà sono disponibili a donare i propri gameti, esattamente come avviene nei paesi da cui i centri italiani importano gli ovociti che sono utilizzati per le tecniche eterologhe nel rispetto del divieto assoluto di commercializzazione, vigente in tutta Europa. Chiediamo di modificare il Decreto che governa la raccolta dati del Registro Nazionale PMA per fornire dati aggiornati e disaggregati per il ciclo di PMA, di censire il numero degli embrioni non idonei a una gravidanza e attualmente crioconservati presso i Centri di procreazione medicalmente assistita e di conoscere il destino degli embrioni crioconservati e che risultano in stato di abbandono”, hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente avvocata segretaria nazionale e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, nella lettera che hanno inviato al Ministro Schillaci.
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Giovedì 15 FEBBRAIO 2024
PMA. Associazione Luca Coscioni: “Da divieto a single e gay a ricerca su embrioni Schillaci intervenga su criticità legge 40”
Fra le richieste a 20 anni dall'entrata in vigore della normativa, aggiornare i LEA anche con le indagini diagnostiche sull’embrione; prevdere un rimborso spese per le donne che sono disponibili a donare i propri gameti; modificare il decreto che governa la raccolta dati del Registro Nazionale PMA per fornire dati aggiornati e disaggregati per il ciclo di PM; censire il numero degli embrioni non idonei a una gravidanza
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