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Martedì 13 FEBBRAIO 2024
Colera. Nel 2023 segnalati casi in 30 paesi della cinque Regioni dell’Oms

Nel solo mese di gennaio 2024 sono stati segnalati circa 50mila casi e 775 decessi in 17 Paesi. L’Oms ha classificato, nel gennaio 2023, la recrudescenza globale del colera come un’emergenza di grado 3, il livello interno più alto per le emergenze che continua a rimanere elevato sulla base del numero di focolai e della loro espansione geografica insieme alla carenza di vaccini orali

L’epidemia di colera non si arresta. Sono stati 40.900 i casi e 775 i decessi segnalati nel solo mese di gennaio da 17 paesi in quattro regioni dell’Oms: la regione africana, la regione del Mediterraneo orientale, la regione delle Americhe e la regione del sud-est asiatico. Lo Zambia e lo Zimbabwe hanno registrato le ondate più elevate, sottolineando che la sfida per il controllo del colera è ancora in corso, insieme all’importanza degli sforzi sostenuti per la salute pubblica.

E' quanto evidenzia l’ultimo rapporto dell’Oms. Dai dati emerge che nel 2023 sono stati segnalati casi in 30 paesi di cinque regioni dell’Oms, tra cui nove paesi che hanno registrato più di 10mila casi.

Il colera è un’infezione intestinale acuta che si diffonde attraverso cibo e acqua contaminati da feci contenenti il batterio Vibrio cholerae. È strettamente legato alla mancanza di acqua potabile e servizi igienico-sanitari adeguati, a causa del sottosviluppo, della povertà e dei conflitti. Anche il cambiamento climatico sta giocando un ruolo poiché eventi climatici estremi come inondazioni, siccità e cicloni innescano nuove epidemie e peggiorano quelle esistenti.

L’Oms ha classificato la recrudescenza globale del colera come un’emergenza di grado 3 nel gennaio 2023, il livello interno più alto per le emergenze. Un rischio a livello globale che continua ad essere valutato dall’Organizzazione mondiale come molto elevato sulla base del numero di focolai e della loro espansione geografica, insieme alla carenza di vaccini e di altre risorse.

La risposta globale al colera, sottolinea infatti una nota del Who, continua ad essere influenzata da una grave carenza di vaccini orali contro il colera (OCV). Da gennaio 2023 a gennaio 2024, le richieste urgenti di OCV sono aumentate, con 76 milioni di dosi di OCV richieste da 14 paesi, mentre solo 38 milioni di dosi erano disponibili durante quell‘arco temporale. La scorta globale di vaccini, specifica la nota, è in attesa di rifornimento e tutta la produzione fino all’8 marzo sarà destinata alle richieste già approvate.

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