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Lunedì 12 FEBBRAIO 2024
Malattia di Alzheimer. Nel sangue dei pazienti il sistema immunitario è alterato dal punto di vista epigenetico

Secondo uno studio condotto da ricercatori della Northwestern University, nel sangue dei pazienti con Alzheimer il sistema immunitario risulterebbe epigeneticamente vulnerabile a causa dell’attività di un recettore, CXCR3, che consente alle cellule T di entrare nel cervello, causando potenziali infezioni.

Il sistema immunitario nel sangue delle persone con Alzheimer risulta alterato a livello epigenetico. Questo, in sintesi, è quanto emerge da uno studio condotto da un team della Northwestern University (USA), guidato da David Gate.

Quando la cromatina – una struttura complessa composta da DNA e proteine, localizzata nel nucleo cellulare – è “aperta” o “esposta”, il genoma delle cellule è vulnerabile alle alterazioni. Sarebbero, quindi, le abitudini di vita o l’ambiente a determinare i cambiamenti che influenzano la funzionalità genica.

Gate e colleghi hanno esaminato quali geni risultano più esposti a questo rischio. Tra tutti, è emerso il recettore CXCR3 delle cellule T. Il team di ricerca ritiene che questo recettore funzioni come un’antenna che consente alle cellule T di entrare nel cervello. Normalmente questo tipo di cellule non entra nel cervello perché può causare infezioni. Il team, infine, ha scoperto cambiamenti epigenetici a livello dei globuli bianchi, precisamente dei monociti.

“È ancora da chiarire se questi cambiamenti riflettano una patologia cerebrale o se accelerino la malattia”, conclude Gate, “Nel complesso questi risultati indicano che la funzione immunitaria nei pazienti con Alzheimer è significativamente alterata”.

Fonte: Neuron 2024

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