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Lunedì 12 FEBBRAIO 2024
Tempistica della diagnosi e perdita di chance, il parere di De Lillo (Omceo Roma)

“Non è affatto detto, purtroppo, che una diagnosi tempestiva allunghi o migliori la vita di un paziente: corretto il giudizio della Cassazione.” Così De Lillo (OMCeO Roma) sulla sentenza 47685/2023.

Una sentenza positiva”, commenta il vicepresidente dell’Ordine dei medici di Roma (OMCeO), Dottor Stefano De Lillo, a proposito del giudizio espresso dai giudici della Terza Sezione Penale della Cassazione lo scorso 2 novembre 2023. “Positiva perché, perlomeno in questo caso, si evidenzia come, nonostante si sia in presenza di un atto probabilmente colposo [una diagnosi considerata tardiva, NdR], si possa ben distinguere quest’ultimo dalla causa effettiva che ha procurato il decesso del paziente. Come specifica la Corte, la guarigione o il prolungamento della vita del paziente non sempre dipendono, purtroppo, dalla tempestività della diagnosi.

La sentenza

La sentenza n.47685, che ha stimolato la riflessione del vicepresidente OMCeO, è relativa ad un ricorso in Cassazione presentato dalla parte civile, il cui motivo principale ruota attorno alla questione del rapporto tra la tempistica della diagnosi e la cosiddetta “perdita di chance. All’origine della vicenda c’è il decesso di una paziente a seguito di un tumore, secondo i ricorrenti diagnosticato tardivamente. Costoro si chiedono infatti se fossero effettivamente state valutate in modo adeguato – nei giudizi di merito – le conseguenze che sarebbero potute derivare da una diagnosi e da una successiva terapia tempestive, sia in relazione alla possibile guarigione del paziente, sia in relazione ad un miglioramento, se pur temporaneo, delle sue condizioni di vita.
La Corte risponde rigettando il ricorso della parte civile. Tra le motivazioni a sostegno della decisione, preme sottolineare un passaggio che gli Ermellini riprendono della perizia di primo grado: “[…] pur potendosi affermare che l'atteggiamento sostenuto dall'equipe dell'ospedale […] appaia gli occhi di taluno come inutilmente attendista, potendosi intervenire anche senza una biopsia confermativa, con chirurgia resettiva, appare accettabile e condivisibile anche un atteggiamento più prudente, che vede il chirurgo attendere la conferma diagnostica prima di intervenire cruentemente con tutti i rischi che questo comunque comporta.
Su questo specifico punto, il vicepresidente De Lillo sottolinea: “L’accertamento diagnostico è una pratica assai delicata. Che cosa sarebbe successo se – in maniera piuttosto imprudente – l’equipe medica fosse intervenuta terapeuticamente sin da subito, senza attendere la biopsia confermativa? E se, come pare emergere dai rilievi peritali, la patologia avesse avuto esattamente lo stesso decorso? Saremmo qui, forse, oggi, a commentare un ricorso per imprudenza?

Le azioni legali contro i medici: una questione cruciale

Un tema, quello delle cause legali intentate nei confronti dei medici, che sta particolarmente a cuore al Dottor De Lillo, soprattutto per le ripercussioni che queste hanno sulla serenità e sulla reputazione professionale degli operatori. È certo infatti che la stragrande maggioranza delle azioni, sia penali sia civili, promosse contro i professionisti della sanità, terminano con il completo proscioglimento di questi ultimi. “Ciò che rimane comunque addosso ai medico, però, è lo stress accumulato, il tempo perso nella gestione della pratica processuale e – talvolta – anche una buona reputazione da recuperare”, chiosa De Lillo.

Il servizio Pronto Assicuratore

Proprio al fine di consentire, a chi esercita la professione medica, di poter prestare servizio con una certa serenità, l’Ordine dei Medici di Roma ha da tempo puntato alla promozione di consulenze assicurative gratuite, realizzate grazie al supporto dell’equipe di SanitAssicura. Lo sportello Pronto Assicuratore, attivo da circa un anno, permette al medico di effettuare un check up completo delle proprie coperture assicurative, in ambito professionale e non. Avere sotto controllo costante le proprie coperture assicurative è, oggigiorno, per un medico, un elemento fondamentale per gestire con oculatezza la propria vita professionale. “Il bilancio di questo primo periodo di partnership è decisamente positivo. – chiosa il vicepresidente OMCeO – In molti si rivolgono al servizio anche solo per una breve consulenza, ma questo è sufficiente a non farli sentire soli: sapere che esiste una professionalità costantemente a loro disposizione per chiarire qualche dubbio può sembrare una piccola cosa, ma in realtà fa la differenza.

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