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Giovedì 25 GENNAIO 2024
Rar superate, ma il nuovo modello non convince i sindacati 

Il nuovo meccanismo, affidato alle aziende, dovrebbe, secondo l‘assessore Riccardi, premiare “il merito in modo mirato”, ma Uil Fpl Fvg e Nursind Fvg sottolinea come si tratti di “di risorse contrattualizzate, le cui linee di applicazione sono materia di confronto regionale e di accordo”. Per la Fp Cgil Fvg “l’assessore, semplicemente, vuole tenere fuori dalla porta i sindacati. Ha cercato una strada per escluderci e l’ha trovata”.

C’è grosso malcontento i sindacati e i dipendenti delle Aziende sanitarie in Friuli Venezia Giulia per la decisione della Regione di mettere alla porta il meccanismo di attribuzione delle Rar (Risorse aggiuntive regionali), che altro non sono dei riconoscimenti per il personale sanitario, la cui gestione, contestano i sindacati, a partire dal 2024 non sarà più oggetto di confronto fra Regione ed organizzazioni sindacali. Per l’assessore alla salute, Riccardi Riccardo, il nuovo meccanismo permette di premiare “in modo più mirato il merito” evitando “distribuzioni a pioggia”.

“Il mio intendimento – ha spiegato Riccardi - è di procedere introducendo un metodo di distribuzione delle risorse, che non verranno ridotte, passando non più attraverso una negoziazione per macro obiettivi fissati tra la Regione e i sindacati, ma attraverso un accordo tra le Aziende sanitarie e i sindacati. Questo sistema consentirà alle Aziende di individuare puntualmente gli obiettivi, misurare il loro raggiungimento e retribuire il personale in funzione di questo. Dunque, chi farà di più verrà remunerato di più, diversamente da un appiattimento che oggi continua a non garantire una giusta premialità sull'effettivo lavoro”.

Le parole dell’assessore, tuttavia, non convincono Uil Fpl Fvg e Nursind Fvg, secondo cui le Rar “sono sì risorse regionali, ma previste dai contratti di lavoro, sono risorse contrattualizzate, non patrimonio personale dell’Assessore, e le linee di applicazione come applicarle sono materia di confronto regionale e di accordo”.

I due segretari generali Uil Fpl Fvg, Stefano Bressan, e Nursind Fvg, Luca Petruz, parlano anche di penalizzazioni per alcune aziende, mentre altre ci guadagnano, come AsuFc, spiegano, che si trova con un fondo di più 650mila euro, contro un fondo più penalizzato di oltre 2.5milioni per AsuGi, di meno 380mila euro per il Burlo e 24mila per Arcs (Azienda regionale di coordinamento per la salute).

Al di là dei numeri, che si aggirano attorno ai 27milioni di euro in totale e che volendo potranno essere perequati meglio, sulle Rar si giocano le maggiorazioni previste per chi lavora nei sabati e domeniche, per i cambi turno, per i riconoscimenti per il personale nei pronto soccorso e molto altro ancora. Va da sé, dicono Bressan e Petruz che “meno soldi ci a disposizione e meno potrai pagare le persone che lavorano, e poi ci lamentiamo se danno le dimissioni”.

Orietta Olivo, segretaria generale Funzione pubblica Cgil Fvg, taglia corto sostenendo che quanto accaduto e il come è accaduto, senza nemmeno informare i sindacati, rende chiaro che si tratta di un disegno politico: “L’unico vero dato politico che otteniamo dalla scelta di cancellare il tavolo regionale sulle Rar – dichiara - è che l’assessore in questione, semplicemente, vuole tenere fuori dalla porta i sindacati. Ha cercato una strada per escluderci, l’ha trovata e l’ha percorsa. Confermando, se ce ne fosse bisogno, che democrazia e partecipazione non sono tra i punti di forza di questo assessorato”.

Endrius Salvalaggio

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