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“Il progresso tecnologico e la rapidissima evoluzione che riguarda tutti i settori della società hanno avuto un impatto determinante anche sul settore della formazione. In termine generali, si è assistito al diffondersi di strumenti innovativi e nuove tecniche di interazione che hanno riguardato diversi ambiti dei processi di formazione. In chiave prospettica, è di centrale importanza adeguare il sistema ECM con la diffusione di strumenti formativi innovativi ed accattivanti per la platea di professionisti”. È questa una delle direttrici del Programma Nazionale ECM 2023-2025 appena pubblicato dalla Commissione Nazionale Formazione Continua. “Nello specifico – si legge - , la CNFC valuterà l’opportunità di prevedere tipologie di formazione “ibride” che consentano la fruizione in presenza contestualmente a quella da remoto, con una parte dei discenti localizzati in una sede, ed un’altra connessa da remoto. Ulteriori specifiche modifiche andranno effettuate con riguardo alla FAD, eliminando tipologie desuete e prevedendone nuove, come, ad esempio, una tipologia blended tra FAD sincrona ed e-learning. Da ultimo, la tipologia su cui certamente dovrà intervenirsi con maggiore intensità è la Formazione sul Campo. È innegabile che attività formative erogate all’interno del contesto lavorativo del discente si connotino per elevati livelli di qualità e consentano l’acquisizione di competenze specifiche”. Con la pandemia è aumentata la Fad. Analizzando nello specifico l’offerta formativa, è di centrale interesse comprendere la consistenza del sistema nazionale ECM da un punto di vista quantitativo (numero di eventi erogati per anno) avendo riguardo alle singole tipologie. La pandemia da Sars-Cov-2 ha acceso i riflettori sull’opportunità di una riflessione sul sistema di formazione ECM. In tale solco, i lavori della Commissione, nel triennio 2020-2022, sono stati orientati al ripensamento sia in termini di contenuto, con l’introduzione di tematiche di interesse nazionale legate all’emergenza, sia in termini di metodologie formative, con l’incremento della formazione a distanza e la previsione di tipologie formative ibride (residenziali ed a distanza). Si è infatti assistito ad un aumento del 532% degli accreditamenti degli eventi FAD tra il 2019 e il 2020 e del 788% tra il 2019 e 2021. In termini generali, la FAD ha visto una crescita pari al 40% nei due anni coincidenti con il periodo emergenziale (2020-2021). Nello specifico, gli eventi FAD erogati nel triennio 2020/2022 sono stati: 15.058 per l’anno 2020, 10.034 per l’anno 2021, 10.787 per l’anno 2022. Quanto invece alla formazione residenziale (RES), durante la pandemia, le disposizioni governative hanno portato a una significativa riduzione degli eventi di tale tipologia di formazione pari al 180%. Nello specifico, la formazione RES è passata da 32.638 eventi per l’anno 2019, a 8.118 eventi per l’anno 2020 aumentando a 11.665 eventi per l’anno 2021, fino ad arrivare a 22.141 nel 2022. Da ultimo, in riferimento alla formazione sul campo (FSC), che si svolge in "contesti lavorativi qualificati", si rileva una diminuzione del 30% degli eventi inseriti a sistema nel 2020 rispetto a quelli erogati nell’anno 2019 con 520 eventi registrati. Nell’anno 2021, si è registrata una ripresa della FSC con un aumento del 19% degli eventi rispetto a quelli del 2019 ovvero 1237 eventi registrati. Questo trend positivo è proseguito nel 2022 con 1.773 eventi di FSC registrati. “I dati passati in disamina - rileva la Commissione - rappresentano la cartina di tornasole per cogliere la fase di metamorfosi che sta caratterizzando il sistema di formazione ECM, al pari di numerosi ulteriori settori della società. La fase di cambiamento di cui sopra, del resto, si caratterizza per la trasversalità e, dunque, interessa alcuni degli aspetti fondanti del settore ECM. Per citarne alcuni di quelli che verranno funditus descritti nel prosieguo, è possibile far riferimento alle tipologie formative, alla qualità della formazione oltre che a numerosissime tematiche che richiedono diffusione nella comunità dei professionisti. Alla luce di tale considerazione, appare assolutamente rilevante il documento programmatorio di seguito dettagliato che, in sintesi, persegue l’obiettivo di spingere l’intero impianto ad un ammodernamento complessivo, garantendo la migliore formazione possibile a tutte le professioni sanitarie e, in ultima istanza, la migliore tutela della salute del cittadino”.
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Martedì 23 GENNAIO 2024
Ecm. Si punta sull’innovazione delle attività formative. Pubblicato il Programma nazionale 2023-2025
Approvato dalla Commissione nazionale Ecm il nuovo indirizzo per le attività formative del triennio. “In termine generali, si è assistito al diffondersi di strumenti innovativi e nuove tecniche di interazione che hanno riguardato diversi ambiti dei processi di formazione. In chiave prospettica, è di centrale importanza adeguare il sistema ECM con la diffusione di strumenti formativi innovativi ed accattivanti per la platea di professionisti”. IL DOCUMENTO
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