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Venerdì 19 GENNAIO 2024
Sieropositivo prova a donare sangue, Avis Toscana: “Sistema dei controlli ha funzionato, ma mai abbassare la guardia” 

Indagato il militare che si è recato al Centro Trasfusionale di Livorno per donare il sangue e risultato sieropositivo dai test preliminari alla donazione. La presidente dell’Avis Toscana, Claudia Firenze: “Efficienza del Centro trasfusionale ha evitato il peggio. Associazioni in campo per donazioni consapevoli ma contro la malafede non basta la buona comunicazione. Per questo non va abbassata mai la guardia”.

“L'efficienza del Centro Trasfusionale di Livorno ha permesso di evitare conseguenze drammatiche. La brutta, bruttissima, vicenda di Livorno è la conferma che il sistema sangue funziona ed è sicuro, sia per chi dona sia per chi riceve”. Così Claudia Firenze, presidente di Avis Toscana, interviene in merito all'inchiesta che vede indagato un militare che si è recato al Centro Trasfusionale di Livorno per donare il sangue, ma dai test preliminari alla donazione è stato scoperto essere sieropositivo.

“C’è un’indagine in corso – dice Firenze - lasciamo che gli inquirenti facciano il loro lavoro. Ma dal punto di vista generale sono da sottolineare due punti: l'utilità della prima donazione differita e cioè il doppio step per i nuovi donatori e coloro che non donano da oltre 2 anni, che prima di donare devono fare gli esami di accertamento dell’idoneità. E’ un doppio controllo, una garanzia in più che come Avis abbiamo sempre sostenuto”.

“Il secondo punto – conclude la presidente di Avis Toscana – riguarda il ruolo delle associazioni, che hanno il compito di dare informazioni precise e puntuali per rendere il donatore ancora più consapevole. Contro la malafede, se non peggio, non basta però ahinoi la buona comunicazione. Per questo è bene non abbassare mai la guardia”.

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