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Giovedì 11 GENNAIO 2024
Stop ai medici gettonisti. Il Pd Lazio sollecita Rocca a seguire l’esempio della Lombardia 

Depositata una mozione a firma Mattia, in cui si evidenzia come il ricorso ai gettonisti comporti “un inaccettabile aggravio di spesa” e si rammenta che “la stessa Procura regionale della Corte dei Conti ha acceso un faro sul fenomeno nel sistema sanitario laziale”. Anche “diverse altre Regioni, tra le quali il Piemonte e l’Emilia-Romagna hanno già annunciato di voler adottare simili provvedimenti per porre fine al fenomeno dei gettonisti”, sottolina Mattia. LA MOZIONE

“Il presidente Rocca, con delega alla sanità, vieti in Asl ed Enti il ricorso ai cosiddetti ‘medici gettonisti’, che, rispetto ai 45 euro l’ora dei medici strutturati, costano alla Regione Lazio dai 150 ai 250 euro l’ora ed oltre 1000 euro per un turno di 12 ore, e, in generale, metta un freno agli affidamenti a cooperative e società di servizi per coprire posizioni e turni scoperti negli ospedali, che, in base a fonti di stampa, negli ultimi sette mesi ammontano ad oltre 8 milioni complessivi”. È quanto chiede Eleonora Mattia, consigliera del Pd del Lazio, in una mozione depositata in consiglio regionale che sollecita la Regione a seguire altre strade per coprire i turni scoperti, proprio come fatto nei mesi scorsi dalla Regione Lombardia.

Un fenomeno, quello dei ‘medici gettonisti’, che, ricorda peraltro Mattia, era già evidenziato dalla Procura della Corte dei Conti nell’ambito dell’ultimo giudizio di parifica “per le criticità legate sia ai costi che alla qualità del servizio”.

Fermare il ricorso ai gettonisti è possibile. “Si tratta di una misura già adottata dalla Regione Lombardia, tra l’altro a guida centro destra, su indicazione del ministro alla Sanità Schillaci, e annunciata da altre Regioni, tra cui Piemonte ed Emilia Romagna. – spiega Mattia - Proprio in virtù delle preoccupazioni sulla salute del bilancio regionale espresse più volte dallo stesso Presidente Rocca, è paradossale che da un lato si siano bloccate le assunzioni nella sanità pubblica mentre dall’altro continuino questi sprechi”.

“Accelerare lo scorrimento delle graduatorie vigenti e il completamento delle procedure concorsuali programmate o in corso; incentivare la flessibilità di impiego del personale sanitario interno, anche in via provvisoria tramite comando o distacco; limitare il ricorso a personale esterno solo con contratti libero professionali, ovvero stipulati con il singolo medico per un determinato periodo e con un tetto alle retribuzioni”, sono queste le azioni proposte nella mozione assieme al divieto immediato dei ‘gettonisti’, “anche alla luce – spiega Mattia - dell’allarme sul sovraccarico, ormai cronico, della rete di emergenza e urgenza del Lazio lanciato in queste ore dai sindacati e diverse sigle del settore”.

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