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Aver subito, in età infantile, abusi fisici, sessuali ed emotivi, può aumentare il rischio di soffrire di dolore cronico, con relativa disabilità, in età adulta. È la conclusione cui è giunta una metanalisi degli studi condotta da un team della McGill University, in Canada, coordinato da André Bussières. I risultati della ricerca – pubblicati dall’European Journal of Psychotraumatology – evidenziano l’urgenza di affrontare il tema delle esperienze negative dell’infanzia (ACE), e di adottare misure che mitighino il loro impatto a lungo termine sulla salute. Un bambino o un adolescente può subire un ACE sia direttamente – attraverso l’abuso fisico, sessuale, emotivo o l’abbandono – sia indirettamente, attraverso l’esposizione a fattori quali violenza domestica o la perdita dei genitori. I ricercatori canadesi hanno effettuato una revisione di 85 studi, scegliendo e aggregando i i risultati di 57 lavori. L’analisi, che si estende per un arco temporale di 75 anni, ha elaborato informazioni e dati relativi a 826.452 adulti. I risultati “Questi risultati sono estremamente preoccupanti, in particolare perché oltre un miliardo di bambini, circa metà della popolazione infantile mondiale, è esposta ogni anno a questi eventi negativi”, sottolinea Bussières, “C’è un urgente bisogno di sviluppare interventi mirati e sistemi di supporto”.
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Giovedì 21 DICEMBRE 2023
Infanzia. Le esperienze negative si associano dolore cronico e disabilità in età adulta
Chi da bambino o adolescente è esposto, direttamente o indirettamente, a situazioni di abuso sessuale o emotivo, nell’età adulta corre un rischio maggiore di soffrire di dolore cronico o disabilità. È quanto emerge da una meta-analisi degli studi che comprende un arco temporale di 75 anni.
Dall’analisi è emerso come i bambini esposti ad ACE avessero il 45% in più di probabilità di riferire dolore cronico in età adulta rispetto a quelli non esposti. Inoltre, l’abuso fisico è risultato associato a una maggiore probabilità di riferire sia dolore, sia disabilità correlata al dolore; la probabilità di riferire queste condizioni, inoltre, aumentava con l’esposizione a qualsiasi ACE diretto, da solo o in combinazione con ACE indiretti.
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