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Mercoledì 14 NOVEMBRE 2012
Lombardia. Formigoni: “Garantiremo gli stessi servizi nonostante guerra contro di noi”

Il governatore ha annunciato che per il 2013 la Regione riuscirà “miracolosamente” a mantenere invariato il fondo complessivo per i servizi socio-sanitari nonostante “i continui tagli ai fondi perpetrati dal Governo”. Rifinanziato con 6 mln di euro, anche il Fondo Nasko per le nuove mamme.

“Regione Lombardia garantirà ‘miracolosamente’ nel 2013 lo stesso livello di servizi socio sanitari assicurato quest'anno il fondo complessivo resterà invariato a quota 1.632 milioni di euro nonostante la guerra scatenata contro la Lombardia e tutte le Regioni dal Governo, che sta tagliando continuamente i fondi, senza che questo faccia quasi più notizia". È quanto ha chiarito il presidente della Regione, Roberto Formigoni, presentando, insieme all'assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Carolina Pellegrini, alcuni provvedimenti riguardanti il sistema di welfare lombardo.

"I tagli del Governo - ha spiegato Formigoni - incidono in maniera forte, in particolare sulle Regioni virtuose come la Lombardia. Ci muoviamo in un contesto estremamente difficile e di incertezza. Difficile perché la spending review e il Decreto legge sulla stabilità prevedono tagli pesanti per il 2013; di incertezza perché ci sono altri provvedimenti, su cui non c'è ancora chiarezza, che potrebbero prevedere ulteriori sacrifici". "Nonostante questa situazione - ha aggiunto il presidente - noi riusciremo a garantire nel 2013 lo stesso livello dei servizi del 2012 e lo stesso stanziamento. Questo vero e proprio 'miracolo' è possibile grazie al nostro bilancio virtuoso, che ci consente di non tagliare i servizi ai cittadini, anche se ormai siamo arrivati al limite".

L'anno prossimo, ha assicurato Formigoni, tutte le Unità d'offerta (Rsa, Rsd, riabilitazione, ecc) non avranno fondi in meno; in più verranno finanziate anche le nuove strutture nate nel 2012 (+14% di posti negli hospice e nuovi nuclei Alzheimer) e verranno garantiti nuovi contributi fino a 2.500 euro al mese per i malati di Sla (15 milioni di spesa).

La Giunta della Regione ha inoltre deciso di rifinanziare con 6 milioni di euro il Fondo Nasko. Avviata nell'ottobre 2010, questa iniziativa, destinata alle donne che rinunciano a una interruzione di gravidanza causata da problemi economici, ha già permesso di aiutare 3.386 mamme (1.630 i bambini già nati). Si tratta di donne che hanno deciso di non abortire scegliendo invece di accettare un piano di aiuto personalizzato, formulato in collaborazione con i Consultori familiari o i Centri di aiuto alla vita (Cav) e di avvalersi di un sussidio regionale.
Dei 6 milioni di euro, 1 milione è destinato a finanziare i progetti di aiuti attivati nel 2012; gli altri 5 milioni rappresentano la dotazione di fondi per il 2013, che viene accompagnata anche dall'introduzione di alcuni nuovi requisiti per una più equa ripartizione degli aiuti.

Dal 2013 il contributo mensile garantito attraverso il Fondo Nasko sarà destinato per l'acquisto di beni e servizi sia per la madre sia per il bambino, con particolare attenzione alla cura dell'alimentazione, sia nella fase di gestazione sia nel primo anno di vita del bambino. Per accedervi occorreranno alcuni requisiti:
1) certificazione che attesti l'avvenuto colloquio per richiesta di interruzione volontaria della gravidanza della donna con lo specialista di consultorio pubblico o privato accreditato e a contratto o di servizio ospedaliero;
2) residenza in Lombardia, da almeno un anno, alla data di presentazione della richiesta;
3) possesso di attestazione Isee integrata da documentazione, che consenta la definizione delle condizioni di difficoltà economica della donna e del suo nucleo familiare nell'anno della richiesta;
4) predisposizione del progetto personalizzato presso un consultorio familiare pubblico o privato accreditato e a contratto o presso un Cav iscritto all'elenco regionale tra quelli ubicati nella Asl di residenza della donna.

Infine, sono stati approvati due nuovi bandi per sostenere il welfare aziendale e le azioni di conciliazione famiglia-lavoro, con un investimento complessivo di quasi 10 milioni di euro. Lo stanziamento è così suddiviso: 4.888.000 euro saranno destinati alle Asl per la sperimentazione della 'Dote conciliazione servizi alla persona' (rimborso per spese di asili, assistenza ai minori o a persone malate e non autosufficienti, ecc); 5.000.000 andranno alle iniziative di welfare aziendale e interaziendale (flessibilità di orari, servizi per i figli dei dipendenti, assistenza a malati e persone con disabilità, ecc).
 

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