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Si punta a "strutturare una sanità integrativa, come secondo pilastro del sistema sanitario nazionale", attraverso "regole chiare" e provando a "sbrogliare il groviglio di operatori, troppi, presenti nel settore". L'obiettivo è elaborare "un disegno di legge delega" sul tema dopo la conclusione dell'indagine conoscitiva in corso al Senato e la relazione che individuerà le attuali criticità, costruendo appunto un sistema integrativo che possa supportare il cittadino "dalla tomba alla culla", con prestazioni sanitarie aggiuntive "tendenzialmente gratuite o con costi chiari, guardando a modelli europei come quello francese e quello tedesco". A tracciare il quadro è Francesco Zaffini, presidente della Commissione Affari sociali, sanità, lavoro del Senato, intervenuto alla presentazione a Roma dell'Osservatorio nazionale welfare e salute sulla sanità integrativa, nato con l'obiettivo di promuovere la ricerca sul 'secondo pilastro' del sistema. Un settore che impegna, in totale, circa 400 enti operatori. Zaffini ha fatto il punto sui 'lavori in corso' al Senato con l'indagine conoscitiva sull'argomento, nel cui ambito la sua commissione ha "fatto un numero enorme di audizioni, al momento quasi esaurite". L'indagine "si concluderà con un testo. La mia intenzione è comporre un comitato di redazione per elaborare una legge delega". E sarà la fase "più difficile perché trattiamo un argomento fondamentale, il diritto alla salute e, su questo fronte, l'Italia sta messa male: abbiamo ereditato una situazione complessa e a farne le spese sono i cittadini fragili", ha spiegato Zaffini secondo il quale i tempi per la legge, però, potrebbero essere rapidi: "Conto di chiudere l'indagine, presentare la relazione e cominciare a elaborare un testo che potrebbe essere a disposizione a febbraio e su cui continuare a lavorare". Zaffini ha sottolineato la necessità di rafforzare la sanità integrativa evidenziando alcuni numeri. "Il Fondo sanitario nazionale - ha ricordato - vale 128 miliardi al 2026, la spesa di tasca propria dei cittadini è stimata intorno a 45 miliardi, la spesa privata socio-sanitaria intorno ai 25 miliardi. Questa parte di spesa privata dei cittadini oggi evidenzia due problemi. Il primo è che, in proporzione al Fondo sanitario nazionale, è troppo alta e questo testimonia il fatto che il Servizio sanitario nazionale non funziona se i cittadini si trovano a pagare una cifra così rilevante", ed è quindi "un sistema da riformare". Il secondo problema, "su cui bisogna agire immediatamente, è che tutta questa enorme massa di denaro è intermediata da un sistema di regole solo nel 4-5%, ad essere ottimisti. In altri Paesi europei la cifra 'out-of-pocket', proporzionalmente minore, è intermediata in maniera maggiore, nel 40-50%, con un sistema di regole e di intermediari", ha aggiunto Zaffini precisando che in tema di salute "un sistema di regole istituzionale è fondamentale a garantire il cittadino. Tentare di mettere mano a questo groviglio di operatori e di regole è quello che ci siamo riproposti come Commissione del Senato attraverso l'indagine conoscitiva che è stata deliberata all'unanimità".
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Mercoledì 13 DICEMBRE 2023
Sanità integrativa. Zaffini: “Nuove regole e riduzione groviglio operatori per creare secondo pilastro”
Il presidente della Commissione Affari sociali del Senato: “A gennaio chiuderemo indagine conoscitiva in corso, successivamente metteremo a punto testo per legge delega”.
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