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Mercoledì 15 NOVEMBRE 2023
Inquinamento. Allarme smog a Napoli, 80mila richieste di interesse all’azione collettiva “Aria Pulita”

Su 600mila dimostrazioni di interesse all’azione collettiva Aria Pulita, oltre 80mila arrivano da Napoli. Massimo Tortorella, presidente Consulcesi: “Vivere in un ambiente salubre è un diritto umano universale. Lo rivendicano a gran voce sempre più cittadini e lo ha ribadito, ancora una volta, la Corte Europea dei diritti dell’Uomo”.

Lo smog continua a soffocare (anche) Napoli. Lo confermano i dati sui livelli di biossido di azoto (NO2) e PM10 e lo ribadiscono gli abitanti della città partenopea e dintorni che, stanchi di essere vittime di un ambiente inquinato, si uniscono sempre più numerosi all’azione collettiva Aria Pulita. Sono infatti oltre 80mila le dimostrazioni di interesse pervenute dall’area metropolitana di Napoli al team di legali di Consulcesi.

“È ormai ampiamente dimostrato che l’inquinamento incide con gravi ripercussioni sul benessere delle persone. Una consapevolezza che si sta diffondendo rapidamente anche tra gli abitanti di Napoli che ogni giorno si vedono costretti a respirare aria malsana”, commenta Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Group. “sempre più cittadini stanno passando all’azione, per chiedere non solo un risarcimento per l’aria avvelenata respirata, ma per vedere attuate finalmente politiche ambientali più incisive e tutelanti”, aggiunge.

Napoli fa parte infatti dei 3.384 comuni e città italiane candidabili all’azione collettiva Aria Pulita e gli stessi per i quali la Corte di Giustizia Europea ha accertato le violazioni da parte dell’Italia della normativa europea sulla qualità dell'aria in relazione al superamento dei valori limite applicabili alle polveri sottili (PM10) e al biossido di azoto (NO2). In totale, sono più di 40 milioni le persone che possono richiedere, tramite l’iniziativa legale di Consulcesi, un risarcimento per aver respirato involontariamente aria nociva.


Le ultime analisi sull’inquinamento dell’aria a Napoli, contenute anche nel nuovo report ‘Ecosistema Urbano’ di Legambiente, confermano la fondatezza dei timori della popolazione: la città partenopea, per il secondo anno consecutivo, è tra quelle con “situazioni critiche”, ossia “in cui almeno una centralina ha rilevato concentrazioni medie annue superiori ai 40 μg/mc” in relazione al biossido di azoto (NO2). Con una concentrazione media annua di NO2 pari ad oltre 32 ug/mc, Napoli si posiziona 96esima su 105 città italiane analizzate, facendo solo poco meglio di città come Roma (33 ug/mc), Milano e Torino (entrambe attorno a 37 ug/mc di media annuale).

A conferma delle parole del Presidente di Consulcesi, è arrivata una recente pronuncia della Corte Europea dei diritti dell’Uomo che lo scorso 19 ottobre ha accolto il ricorso presentato dai residenti di alcune città campane interessate a partire dal 1994 da una grave emergenza rifiuti, condannando l’Italia per non aver preso provvedimenti efficaci e tempestivi per risolvere la problematica.

“L’aria che respiriamo è il nostro bene più prezioso e va tutelato in tutti i modi possibili, per noi e per le generazioni future. Per questo Consulcesi ha deciso di mettere a disposizione la sua oltre ventennale esperienza nelle cause collettive in materia comunitaria per portare maggior consapevolezza sui rischi dell’inquinamento e sul nostro diritto a respirare aria pulita. – commenta Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi - Aderendo ad Aria Pulita, oltre a chiedere un risarcimento fino a 36mila euro per ogni anno di violazione, si può contribuire a vivere in un pianeta più salubre, stimolando scelte più eco-sostenibili da parte dei decisori istituzionali e politici”. Per scoprire se e come partecipare all’azione collettiva, Consulcesi mette a disposizione il sito di Aria Pulita: www.aria-pulita.it.

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