quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Lunedì 13 NOVEMBRE 2023
Alluvione in Toscana. Studi medici e strutture sanitarie autorizzati a trasferirsi per garantire cure
Un’apposita ordinanza stabilisce che i medici con locali e strumenti inutilizzabili potranno trasferirsi in altri studi medici avviati appositamente o studi medici e strutture già autorizzati. “E’ essenziale che nei territori colpiti da calamità sia garantita la possibilità per tutti i cittadini di continuare a curarsi e di accedere tempestivamente a cure e assistenza in territori che sono comunque esposti a rischi per la salute”.
Misure urgenti in materia di autorizzazione per studi medici e strutture sanitarie per garantire la continuità di cura e la salute pubblica nei territori colpiti da alluvione: ovvero nei Comuni delle province di Firenze, Prato e Pistoia. Il commissario delegato agli eventi alluvionali, il presidente della Toscana Eugenio Giani, ha firmato un’ordinanza con cui si dispone che gli studi medici o gli ambulatori di struttura sanitaria che non possano garantire l’attività sul territorio – in presenza di comprovate impossibilità all’utilizzo di locali e strumenti - si trasferiscono in altri studi medici avviati appositamente o studi medici e strutture già autorizzati.
“E’ essenziale – afferma Giani in una nota - che nei territori colpiti da calamità sia garantita la possibilità per tutti i cittadini di continuare a curarsi e di accedere tempestivamente a cure e assistenza in territori che sono comunque esposti a rischi per la salute”.
Le caratteristiche da rispettare sono le seguenti: il trasferimento temporaneo di studio medico avviato con scia deve avvenire in altro studio avviato a seguito di scia; nel caso di ambulatorio autorizzato è possibile il trasferimento presso altro ambulatorio autorizzato per la disciplina di interesse. Cessate le condizioni di emergenza, la ripresa delle attività presso la sede originaria dovrà essere comunicata al Comune di riferimento per via telematica, così come in tutte le procedure per il trasferimento.
L’ordinanza ha validità sei mesi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA